Massimo Moratti lo scorso giugno, con l'avvento nel mondo nerazzurro di Suning, ha lasciato definitivamente (almeno a livello di quote azionarie controllate) la sua amata Inter. L'ex presidente, che nel 2013 aveva ceduto la maggioranza della società a Erick Thohir con una quota intorno al 60%, ha infatti ceduto il restate 29,49% che ancora deteneva (in particolare, la percentuale è passata prima nelle mani di Thohir e successivamente in quelle del gruppo cinese). Una cessione che, data la plusvalenza di circa 12 milioni derivata dalla cessione delle sue quote dell'Inter e unita all'anno molto positivo in quanto a fatturato maturato dalla sua azienda personale, la Saras (che è tornata in utile per la prima volta dal 2008), ha completato un 2016 a livello finanziario davvero ricco di sorrisi per lo stesso ex numero uno nerazzurro. Come scritto infatti da una nota della holding dell'imprenditore riguardante Internazionale Holding Srl (la società che Moratti ha utilizzato per controllare l’Inter), "si segnala che nel corso dell’esercizio chiuso al 30 giugno 2016, la controllata ha perfezionato la cessione della partecipazione pari al 29,49% del capitale sociale della F.C. Internazionale S.p.a., realizzando una plusvalenza di circa Euro 12 milioni".
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Moratti, plusvalenza di 12 milioni dalla vendita del 29% dell’Inter: nel 2016…
L'ex presidente nerazzurro ha venduto lo scorso giugno il 29% delle sue quote del club a Suning
La cifra incassata da Moratti per la cessione del 29,49% dell'Inter, come riportato da Calcio e Finanza, dovrebbe essere di circa 60 milioni di euro, e la plusvalenza è presto spiegata, se si considera che al 30 giugno 2015 la stessa quota aveva un valore di carico di 47,8 milioni.
(Fonte: Calcio e Finanza)
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