Intervistato da 90.com, Massimo Moratti racconta il primo incontro con José Mourinho. Inoltre l'ex presidente nerazzurro ha ricordato quella che viene definita una delle più grandi e riuscite operazioni di mercato, lo scambio Ibrahimovic-Eto'o più soldi a favore dell'Inter. "Il primo incontro con Mourinho non è stato in Italia. Era per conoscerlo e se devo essere sincero ho avuto un'ottima impressione perché era molto attivo, attento, molto preciso in quello che prospettava ma naturalmente era anche rispettosamente emozionato. Cercavamo di conoscerci l'un l'altro".
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Moratti: “Primo incontro con Mourinho non è stato in Italia. Ibra-Eto’o, ecco com’è andata”
Nella stagione successiva ci fu anche lo scambio Ibra-Eto'o con il Barcellona. Rientrava nei suoi piani una trattativa del genere?
—"Si sapeva che Ibra ogni tanto pensava di andare al Barcellona, ma ovviamente non era obbligatorio mandarlo lì. Poi ci fu un'offerta "spettacolosa" del Barcellona, e siamo stati contenti tutti: sia Ibra ad andare là, sia noi (ride ndr.) che in quella trattativa abbiamo avuto il vantaggio di avere Eto'o praticamente gratis più 60 milioni".
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In quella stagione c'è stato un match che vi ha fatto capire che l'Inter poteva davvero compiere l'impresa di centrare tutti e tre i titoli?
—"Non lo capisci mai perché per la scaramanzia ti metti sempre in condizioni di pensare. Vai avanti partita per partita, sperando che la squadra sia sempre più forte e che abbia uno spirito di sacrificio necessario per poter superare gli ultimi ostacoli che, in assoluto, sono sempre i più difficili".
C'è un calciatore che sente ancora di quell'Inter?
—"Quasi tutti, ogni tanto sento il capitano (Javier Zanetti ndr.) che è sempre presente, Cambiasso, certamente Milito continuo a sentirli".
(90min.com)
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