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Massimo Moratti ha preso parte alla proiezione del documentario “L’Internazionale di Milano” proiettato al Piccolo Teatro Grassi. Questo ha detto l’ex presidente nerazzurro ai giornalisti che lo hanno intervistato:
-L’Inter compie 109 anni, che cosa sceglierebbe?
Il regalo sarebbe quello di avere sempre più certezze nell’aspirare a vincere qualcosa. E penso che questo è il regalo migliore che ci possa fare la società e credo che questa cosa sia in corso perché la nuova gestione sta lavorando molto bene.
-Dove potrebbe arrivare Suning con le sue potenzialità: lei da tifoso vede partite come quelle di ieri tra PSG e Barcellona sogna il meglio che ci sia in circolazione?
Tutti i tifosi sognano il meglio per la propria squadra e tutto quello che si potrà fare penso che non lasceranno perdere nessuna strada. Credo che si possa essere ambiziosi come tifosi.
-C’è in ballo il rinnovo di Ausilio.
Non so niente in merito.
-Ma cosa ci può dire a riguardo?
Io lavoravo anche con Branca e con me Ausilio ha sempre lavorato molto bene. Credo sia automatico, ma il rinnovo dipende da altri.
-L’Inter è tornata a dare fastidio. La Juventus con qualche messaggio indiretto, anche i giocatori, Buffon, Chiellini hanno parlato in merito a qualche polemica…
Se si crea un po’ di antagonismo tra Inter e Juventus non fa male. Buffon è un ragazzo di buon senso e si vede che questa cosa gli ha dato fastidio, ma non credo fosse del tutto ingiustificato il fatto che ci fossero le polemiche.
-Crede che Alexis Sanchez possa essere il giocatore che può servire all’Inter?
Ci sono tanti giocatori forti. Parliamo di un attaccante ma credo che l’Inter abbia bisogno di un difensore, di due terzini e debba rinforzare la rosa così. Io sono convinto che se ci saranno delle occasioni le affronteranno e cercheranno di approfittare.
-Per quanto riguarda lo stadio di proprietà cosa pensa?
Credo che l’Inter abbia deciso, e per me non sbaglia, di abbellire San Siro, rinforzarlo e ristrutturarlo per renderlo uno stadio accogliente e mi sembra la strada giusta. Mi fa piacere perché risponde sia alla tradizione sia alle esigenze della squadra.
(Fonte: FCINTER1908.IT)
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