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E' un Massimo Moratti estremamente carico quello che vive la vigilia del ritorno delle semifinali di Champions League. Il presidente nerazzurro seguirà la partita probabilmente accanto all'amico Joan Laporta, ma sarebbe un altro il posto dove vorrebbe essere: "Potessi farlo seguirei la partita in curva, sarebbe l'ideale per questa sfida. In me il tifoso prevale quasi sempre sul dirigente, come sapete... Il fatto è che sono amico del presidente del Barcellona e so che anche lui soffrirà le pene dell’inferno. Situazione delicata, per tutti e due. Noi come il Barça l'anno scorso? Bisogna prima andare in finale... Dopo di che avremmo l'obbligo di puntare a vincere tutto. Ma questo non è il momento dei proclami, è il momento della massima concentrazione. Siamo come il tuffatore fermo sul trampolino dei dieci metri prima dell’ultimo tuffo. Abbiamo fatto un percorso splendido o spettacolare, come dice Mou, ma se l’ultimo tuffo non riesce alla perfezione resteremmo a mani vuote e con una cocente delusione da smaltire...".Il Barcellona, da giorni, sta preparando la partita come fosse una battaglia, con messaggi, dichiarazioni e video particolarmente "minacciosi": "Credo sia normale. Premesso che i catalani sono sportivi e quindi allo stadio non succederà niente di tragico, la semifinale di Champions non la giochi ogni giorno e loro hanno subìto una sconfitta inaspettata e pesante, devono attaccarsi anche all’elemento ambientale. L'arbitro non credo si lascerà condizionare, è tra i migliori in Europa e quindi è abituato a gestire queste difficoltà. Sui miei ho una certezza ed è importante: confermeranno una dedizione totale".Su Mario Balotelli fiducia cieca in José Mourinho: "Le convocazioni spettano al tecnico. Io sto con Mou e con gli altri giocatori, questo dev’essere chiaro. Sono intervenuto alla viglia di Inter-Atalanta perché il mio dovere è quello di rimuovere qualsiasi turbativa in modo che la squadra possa esprimersi al massimo. Il mio è stato un atteggiamento anche di protezione del ragazzo ma volto soprattutto a disinnescare ogni tipo di tensione nello spogliatoio".
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