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Il Presidente Massimo Moratti ha rilasciato a Thomas Villa di Rai Sport, un'intervista andata in onda nel corso di "Sabato Sprint", rubrica a cura di Marco Civoli.
Presidente, a Verona è stato un buon compleanno per l'Inter, 2-0 su un campo difficile.
"Si hanno festeggiato bene questo anniversario, e quello del Chievo è un campo tradizionalemnte difficile, ma per tutte le squadre, non solo per l'Inter. Quindi, è stata una buona cosa vincere, anche se il successo è arrivato alla fine, ma se si realizzava quel rigore nel primo tempo l'avremmo vissuta con meno ansietà".
Però è stata una buona Inter, che ha giocato bene soprattutto nel primo tempo, una prestazione importante anche in previsone della sfida di ritorno con il Marsiglia.
"Sì, hanno giocato bene nel primo tempo e con una certa sicurezza anche nel secondo, e quindi questo ci fa sperare che ci sia la sostanza anche per far bene contro il Marsiglia".
Martedì basterà un gol a zero per andare almeno ai supplementari, quindi ci vorrà molta testa.
"Sì, ma l'importante è che alla fine si vinca, in qualsiasi maniera. Quindi lasciamo fare, sappiamo che le partite non si sa mai come vanno a finire per nessuna squadra, la cosa importante è che alla fine il risultato sia positivo. Immagino che i giocatori sentano molto questa partita, ma in maniera positiva e non eccessivamante emozionale".
Non le piace mai interferire in questioni tecniche, ma non viena la voglia di rivolgersi ai dieci che hanno vinto la Champions League e chiedere loro di dimostrare chi sono visto e che negli ultimi tempi sono stati molto bistrattati?
"Loro sanno perfettamente da soli che vogliono dimostrare con orgoglio chi sono. Loro sono perdonati molto, dal pubblico interista sono molto amati. Poi ci sono momenti di forma migliori e peggiori. Per chi invece vuole trovare il problema - e c'è il problema certamente anche -, insomma vengono trattati peggio di quanto potrebbero mai meritarsi... Quindi immagino che loro abbiano la voglia, l'orgoglio e anche i mezzi per poter fare meglio".
Come mai una squadra che ha vinto tutto quello che c'era di vincere finisce così rapidamente nel mirino della critica?
"Mah, per saperlo bisognerebbe esser la critica... Non so.. Ma nella storia del calcio italiano, che conosciamo tutti, di certo l'Inter non è mai stata la più amata... non è mai stata protagonista dal punto di vista mediatico e quindi è possibile anche che subisca queste cose, che però non creano problemi alla società".
Per queste cose si arrabbia?
"Ma no, ti arrabbi quando leggi, ma passa subito...".
Presidente, ha parlato di un progetto per il futuro, mentre ogni tanto ci si chiede se Massimo Mortati abbia ancora voglia di fare il presidente dell'Inter. È rimasta questa voglia?
"Beh... bisogna capire più che altro se hanno voglia gli altri... perché quella è un'altra cosa... ".
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