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Se l’aspettava così forte?
—«Dopo la finale di Champions era chiaro che fossi più convinto che si potesse arrivare a un traguardo prestigioso, come la seconda stella, ma forse per scaramanzia o prudenza non volevo essere così sicuro. Ma fin dalle prime partite si è compresa la vera dimensione dell’Inter».
Come considera Inzaghi?
—«È un grande lavoratore, ha poi una qualità importante: non si accontenta mai, è pignolo nel ricercare la migliore soluzione per la squadra. Mi ha sorpreso la sua dote nel valorizzare il gruppo e nel dare sempre le giuste motivazioni».
Come spiega la netta supremazia dell’Inter?
—«C’è una notevole superiorità rispetto alle altre squadre, così com’è successo la stagione passata con il Napoli: le squadre avversarie hanno sicuramente avuto dei problemi, non sono state all’altezza dell’Inter che, tranne il regalo di due anni fa, i suoi punti li ha conquistati con grande merito».
Lo scudetto del Milan è stato quindi «un regalo dell’Inter»?
—«Ne sono convinto».
E vincerlo eventualmente lunedì contro il Milan, nel derby, le regala un piacere particolare?
—«La seconda stella basta che arrivi, non mi farei un complesso di doverla conquistare proprio nel derby. Altra cosa è la sfida col Milan, vincerla è importante, perché non è una partita come le altre».
Chiudiamo con l’Inter: che voto le dà?
—«Beh la seconda stella si accompagna al 10: il voto è questo».
(Fonte: Corriere della Sera)
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