01:59 min

copertina

Moratti: “Serie A? Napoli la più forte. Mancini in Arabia e scudetto 2006: rispondo così”

Marco Astori Redattore 

Le parole dell'ex presidente: "Mancini? Quando un professionista si ritrova sul piatto un’offerta di quel genere, è naturale che accetti"

Massimo Moratti, ex presidente dell'Inter, ha rilasciato un'intervista ai microfoni de Il Fatto Quotidiano. Tanti i temi affrontati dall'ex patron nerazzurro.

L’opinione sull’addio di Mancini all’Italia?

Quando un professionista si ritrova sul piatto un’offerta di quel genere, è naturale che accetti. Forse cominciava ad annoiarsi e magari avrà pensato che con la nazionale non ci fosse un futuro. Il denaro ha spazzato via gli ultimi dubbi.

Ha detto: mi hanno trattato come il mostro di Firenze.

Doveva aspettarsi una reazione forte perché in Italia la Nazionale, soprattutto quando vince, unifica il Paese.

Non sarebbe stato più semplice convocare una conferenza stampa e dire apertamente “me ne vado, ho ricevuto una proposta irrinunciabile”?

Probabilmente avrebbe potuto gestire la vicenda con più accortezza, ma avrebbe ricevuto ugualmente le critiche. Aggiungo un particolare: Roberto è un istintivo. Alcune volte ti spiazza. Con me fece una cosa simile dopo l’eliminazione in Champions con il Liverpool, nel 2008: si dimise. Mi colse di sorpresa perché non avevo mai pensato di mandarlo via. Mancini è pieno di talento e quindi imprevedibile.


L’Arabia Saudita vuole diversificare la sua economia per non dipendere più dal petrolio e sta comprando lo sport mondiale per proporre una nuova immagine del paese, ma l’operazione non può oscurare la situazione dei diritti umani: persecuzione delle comunità omosessuali, discriminazioni che limitano la vita delle donne, numeri impressionanti di pene capitali.

Questo è un problema importante, direi fondamentale, per chi va laggiù a lavorare. Io ho rispetto per questi paesi con i quali ho avuto relazioni professionali e so che bisogna adattarsi, anche se talvolta le differenze culturali sono profonde. Si può far finta di niente pensando che si vive in un paese per un periodo limitato, ma non è facile, soprattutto per chi ha una coscienza sensibile a tematiche come quella dei diritti umani. I soldi vincono sempre, soprattutto nel calcio.

L’Arabia Saudita è la maggiore vacca da mungere del football mondiale?

Certamente. Hanno preso esempio dai cinesi per non ripetere gli stessi errori, in più hanno un enorme passione.

In Europa molti addetti ai lavori a parole non gradiscono, ma per i club indebitati il denaro saudita è una manna dal cielo.

Io direi che sono soprattutto i calciatori a beneficiare di questa valanga di denaro.

La Nazionale è stata affidata a Luciano Spalletti, altro ex interista: è la scelta migliore?

Penso proprio di sì. Spalletti a Napoli ha dimostrato di essere bravissimo.

Prime impressioni di questo avvio di campionato?

Mi pare che regni l’equilibrio, anche se il Napoli resta la squadra più forte. Non mi aspettavo la falsa partenza delle romane.

Il Mourinho di oggi è ancora quello del Triplete?

Chi lo sa? L’uomo resta quello di sempre. Sa conquistarsi l’ambiente, ma è estremamente serio dal punto di vista professionale.

Pep Guardiola ha ottenuto il suo Triplete con il Manchester City.

Guardiola è un ottimo allenatore, il City gioca un calcio splendido, ma io mi tengo sempre stretto Mourinho.

Il Consiglio di Stato ha messo una pietra tombale sul ricorso della Juventus sullo scudetto 2006.

Non mi aspettavo che fosse ancora in ballo questa vicenda. È giusto e normale che sia finita così.


Se vuoi approfondire tutte le tematiche sul mondo Inter senza perdere alcun aggiornamento, rimani collegato con FC Inter 1908 per scoprire tutte le news di giornata sui nerazzurri in campionato e in Europa.