copertina

Mou: “Al Real l’anno prossimo faremo ancora meglio. L’Inter? Ripartirà  alla grande”

Eva A. Provenzano

Li ha rapiti ancora. Come un anno fa, il 20 aprile è giorno di una vittoria da ricordare per Josè Mourinho. Nel 2010 battè il Barcellona a San Siro per tre a uno con la sua Inter. Questa sera, dopo centoedue minuti passati in trincea, Cristiano...

Li ha rapiti ancora. Come un anno fa, il 20 aprile è giorno di una vittoria da ricordare per Josè Mourinho. Nel 2010 battè il Barcellona a San Siro per tre a uno con la sua Inter. Questa sera, dopo centoedue minuti passati in trincea, Cristiano Ronaldo di testa ha beffato i blaugrana e ha riportato la Coppa del Re a Madrid dopo diciotto anni. In Spagna è diventato già un titolo da prima pagina. Marca ha scritto: "Mou, ti hanno preso per questo". 

Lo Special One, primo allenatore nella storia a vincere la coppa nazionale di quattro paesi diversi (Portogallo, Inghilterra, Italia, Spagna), a fine partita è scoppiato in lacrime e s'è rifugiato negli spogliatoi. Da lì un pensiero è stato inviato a tutti gli interisti: "Saranno sicuramente contenti", ha detto subito dopo la gara. 

Poi si è fermato ai microfoni di Premium Calcio ad analizzare la serata. E pure stavolta (pur smentendo le voci di mercato che lo danno via dalla Spagna) a mente fredda, non si dimentica del nerazzurro:

"Sono scappato negli spogliatoi per dare spazio ai miei giocatori e anche perché si è stanchi alla fine di partite così, ma questa coppa ce la siamo meritata. A questo carattere, a questa capacità di soffrire la gente non è abituata, qui sono abituati a giocare all'attacco. Questo è il primo titulo per una squadra molto giovane che gioca insieme da un solo anno. In una seconda stagione tutti insieme faremo ancora meglio. L'Inter? E' campione di tutto, se questa stagione non finisce bene non è un dramma. Ci sarà da costruire per la prossima stagione. Moratti ha grandi capacità ed è circondato da persone capaci. Se Leo parte dall'inizio può fare benissimo, ne sono sicuro, poi c'è da ricominciare a vincere e si potrà dare vita ad un nuovo ciclo". 

In conferenza stampa, poco dopo, rifila una stilettata ai giornalisti spagnoli così: "Sono contento di aver vinto, se avessi perso sarei stato triste, ma tranquillo comunque. Un trionfo? Mi piace vincere anche perché i giocatori sono più allegri e il pubblico si diverte. Ho tanta esperienza come allenatore. Se oggi avessi ascoltato i consigli letti sui giornali avrei giocato con sei attaccanti, invece abbiamo giocato come pensavamo di fare e per questo abbiamo battuto una squadra veramente in gamba".