- Squadra
- Calciomercato
- Coppa Italia
- Video
- Social
- Redazione
copertina
'Parola di allenatore' è la nuova serie ideata e prodotta da Netflix. Cinque puntate dove i protagonisti sono i più grandi allenatori di diversi sport. Nel terzo episodio della serie, è José Mourinho il protagonista. Lo Special One ripercorre le tappe più importanti della sua carriera. Dopo aver parlato della sua esperienza al Porto e al Chelsea, il portoghese analizza le due stagioni sulla panchina dell'Inter. "Sono stato davvero felice in quei due anni nel club e con quel gruppo di giocatori. Eravamo sulla stessa lunghezza d'onda, eravamo come fratelli. Per cinquant'anni l'Inter ha inseguito la Champions League, sapevo che quell'anno dovevo vincere per i miei ragazzi".
"Durante il torneo ho ricevuto un'offerta davvero importante dal Real Madrid. Lì avrei dovuto affrontare la più grande sfida per qualsiasi allenatore o giocatore, vale a dire cercare di battere la squadra più forte, il Barcellona. Dovevo prendere una decisione. Certi treni non passano due volte, così ho pensato che la cosa migliore da fare per la mia carriera fosse accettare. Sono un uomo molto emotivo, ma ho cercato di incanalare quell'emozione per prendere quella grande decisione".
"Quella sera abbiamo vinto la Champions League, è stato un momento incredibile per tutti noi. Ma fin dall'inizio della carriera, il mio sogno è sempre stato quello di vincere il titolo in ciascuno dei tre campionati di calcio più importanti d'Europa. Lo avevo vinto in Inghilterra e dopo averlo vinto in Italia, mi mancava soltanto il titolo del campionato spagnolo. Alla fine della partita non volevo andare negli spogliatoi, non volevo salire sul pullman e tornare a Milano insieme ai miei giocatori, se lo avessi fatto non sarei mai andato al Real Madrid. Così ho cercato di scappare, ma ho visto uno dei giocatori fuori dal pullman (Materazzi, ndr), non potevo non fermarmi. Nessuna parola, non ricordo nessuna parola".
(Netflix)
© RIPRODUZIONE RISERVATA