Jeison Murillo, uomo-mercato del momento in casa Inter, è stato intervistato da La Stampa. Il centrale colombiano ha parlato di tanti argomenti, da come sia arrivato all'Inter al suo futuro, visti i tanti corteggiamenti delle big d'Europa:
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Murillo: “Futuro? Incognita ma l’Inter è orgoglio. Icardi, Mancini e il sogno…”
Jeison Murillo, uomo-mercato del momento in casa Inter, è stato intervistato da La Stampa. Il centrale colombiano ha parlato di tanti argomenti, da come sia arrivato all’Inter al suo futuro, visti i tanti corteggiamenti delle big...
Jeison, avevate accarezzato il sogno scudetto. Poi cosa è successo?
«Fino a dicembre è girato tutto per il verso giusto e Handanovic faceva addirittura i miracoli. A gennaio le altre squadre sono migliorate e noi abbiamo avuto una flessione».
Mancano otto giornate, credete ancora al terzo posto?
«Non giocare la Champions sarebbe una delusione. Finché c’è speranza dobbiamo lottare. Chi gioca nell’Inter deve sempre pensare in grande».
Facciamo un passo indietro: come è stata la sua infanzia?
«Giocavo a piedi nudi per la strada. La mattina studiavo, il pomeriggio giocavo a calcio. All’inizio mi hanno messo in porta, poi mi hanno spostato in difesa e da lì non mi sono più mosso. Grazie a mio padre che ha un colorificio, io e mio fratello che adesso gioca nel Panama abbiamo potuto realizzare il nostro sogno. A 9 anni papà mi ha regalato le prime scarpe da calcio».
L’Inter, però, era nel suo destino.
"A otto anni ho partecipato a un Inter Campus e adesso guardando indietro mi sento ancora più orgoglioso di indossare questa maglia. Ne ho fatta di strada, lasciare il mio Paese per andare a giocare nel Granada non è stato facile. Ma la mia famiglia mi ha sempre sostenuto».
Ha firmato un contratto di 5 anni, pensa di mettere radici a Milano?
«Il futuro è sempre un’incognita, vediamo cosa succederà. Qui però mi trovo molto bene"
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