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Uno dei segreti dell'Inter che prosegue la sua marcia in testa alla classifica è la ritrovata solidità difensiva: i nerazzurri, dopo i problemi di equilibrio manifestati a inizio stagione, hanno trovato la formula giusta per blindare la propria porta, concedendo solamente 2 gol nelle ultime 9 giornate di campionato. Tutta un'altra musica rispetto alle prime 17 partite, con Handanovic costretto a raccogliere il pallone dalla sue rete per ben 23 volte. Un cambio di marcia coinciso con l'affermazione definitiva, a partire dalla trasferta di Sassuolo del 28 novembre, del terzetto Skriniar-de Vrij-Bastoni: i tre sono arrivati alla sesta gara consecutiva insieme, la diciassettesima nelle ultime 18 uscite stagionali. Un feeling dentro e fuori dal campo che ha fatto scattare paragoni immediati con la BBC della Juventus di Conte, composta da Barzagli, Bonucci e Chiellini.
Difficile, oggi, immaginare un'Inter diversa: per i vari D'Ambrosio, Ranocchia e Kolarov, complice anche la mancanza di impegni nelle coppe, le possibilità di vedere il campo sono pressochè nulle, a meno di infortuni o squalifiche dei tre titolarissimi. Conte ha costruito un nuovo muro che potrà fare le sue fortune, dopo quanto fatto 10 anni fa con Barzagli, Bonucci e Chiellini ai tempi della Juventus: il terzetto nerazzurro ha trovato gli automatismi giusti dopo un percorso lungo e non privo di difficoltà, e dopo aver seguito le orme dei bianconeri punta ora a fare ancora meglio.
La forza della Juventus di Conte stava in gran parte nell'incredibile tenuta difensiva della squadra: tre stagioni, tre scudetti, e per tre volte miglior difesa del campionato (solo 20 reti subite nel primo anno, 24 nel secondo, 23 nel terzo). L'Inter, ad oggi, conta già 25 gol al passivo con ancora 12 giornate da giocare, ma il lavoro fatto dal tecnico nerazzurro sul trio Skriniar-de Vrij-Bastoni assume un valore ancora maggiore rispetto a quanto fatto con la BBC. Nel 2011, infatti, la Juventus ripartiva da due settimi posti consecutivi, ma poteva contare su quattro calciatori (incluso Buffon) stabilmente nel giro della Nazionale, che già si conoscevano, con un'età media di quasi 30 anni: il passaggio alla difesa a 3 fu la scelta più naturale per esaltare le caratteristiche dei singoli.
All'Inter, invece, Conte si è ritrovato a lavorare con calciatori più giovani (età media di poco più di 24 anni), che non si conoscevano fra di loro (Bastoni arrivava dal Parma ed era poco più che ventenne, Skriniar e de Vrij erano compagni di squadra solamente dall'estate precedente) o che avevano scarsa domestichezza con la linea a 3 (vedi Skriniar): risulta normale, quindi, che ci sia voluto più tempo per trovare gli automatismi giusti. Oggi, tuttavia, la difesa dell'Inter non ha nulla da invidiare a quella della Juventus contiana, e il tempo è tutto dalla parte dei nerazzurri per fare ancora meglio e riportare quei trofei che a Milano mancano ormai da troppo.
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