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Getty Images
La seconda esperienza all'Inter di Radja Nainggolan si è chiusa dopo soli pochi mesi: il centrocampista belga non è riuscito a guadagnarsi la fiducia di Antonio Conte, e ancora una volta ha fatto ritorno nella sua amata Cagliari. Il Ninja ha parlato del suo trasferimento in Sardegna e del suo rapporto con il tecnico nerazzurro in un'intervista concessa al Corriere dello Sport.
"Conte? (Sospiro) È un grandissimo tecnico. Ma sono rimasto ferito quando dopo avermi concesso solo otto minuti di partita mi ha indicato come un responsabile di tutto".
Ti è sembrato ingiusto.
"Che potevo fare in otto minuti? Ma non ho aperto polemiche allora, non lo faccio nemmeno adesso. È andata così".
Ti senti in forma?
"Sono integro, sano. Non ho mancato un allenamento, non ho fatto un minuto di ritardo".
Com'è il rapporto con Giulini?
"Se sono tornato è perché mi ha voluto lui. Ha un progetto, è ambizioso, vuole vincere. E io condivido questo sogno".
Torni a far crescere gli altri dove hanno cresciuto te.
"A me piace molto far giocare gli altri. Il Covid ha reso tutto questo molto più difficile. Ma non impossibile".
All'aeroporto ti hanno festeggiato come un eroe.
"E a Cagliari non accade facilmente. Sono tornato nella città dove vivono le mie figlie, questa è stata una molla per me. Uno dei motivi più belli per cui lo faccio".
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