Si sente il leader di questa Inter?
copertina
Nainggolan: “Inter, io il tuo leader. Vi racconto le notti con Spalletti. Su derby e Modric…”
«Sono un trascinatore per natura, specialmente nelle difficoltà. È quando non vinci che devi dare l’esempio al compagno, dargli un tackle e un motivo in più per crederci».
Qual è la differenza tra i due club (Inter e Roma, ndr)?
«Qui ho trovato una società molto preparata, ci sanno fare, sono tutti presenti. Steven Zhang è sempre qua. A Roma il presidente viene una volta all’anno...e io penso che una persona dovrebbe essere presente alla guida di una sua azienda. Sarebbe importante anche per i tifosi: ogni anno cambiano 3-4 giocatori importanti. Magari se ci fosse il presidente potrebbe spiegare meglio il perché di alcune scelte».
Come vive Milano?
«È molto più comoda: a Roma per andare da Casalpalocco al centro ci mettevo un’ora e un quarto, qui in 20 minuti sei ovunque. È tutto più organizzato, il traffico... i semafori (ride, ndr). C’è stata la fashion week poco tempo fa: mi sono molto divertito».
Barella è davvero il suo erede?
«Mi ci rivedo in tante cose. Visto l’esordio in Nazionale?».
Chi è il calciatore più forte con cui ha giocato?
«Scontato dire Totti. Penso a Pjanic, la Juve senza di lui non è la Juve. E poi Maicon: lo guardavi e pensavi “ma questo come c... fa?”».
All’Inter sarebbe bastato Modric per colmare il gap con la Juve?
«È il più forte che c’è nel ruolo, ma vorrei prima giocarci insieme...E comunque sono felice dei compagni che ho adesso».
Ha mai chiesto il 4 a Zanetti?
«Eh, la battuta gliel’ho fatta e lui non ha risposto».
L’Inter sarà la sua ultima squadra?
«Ho già chiaro il mio percorso. Può essere... anche perché non giocherò ancora a lungo»
© RIPRODUZIONE RISERVATA