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ZIELINSKI-MKHITARYAN
La fantasia, però, resta imprescindibile e Napoli e Inter si affidano a Zielinski e Mkhitaryan.
Nel Napoli, il polacco ha il compito di concludere, rifinire, fare da raccordo con gli attaccanti e al tempo stesso supportare l’impostazione quando Lobotka viene marcato a uomo.
“La qualità del polacco gli permette di assolvere a tutti questi compiti senza mai calare di rendimento. L’intelligenza è anche messa al servizio della fase difensiva”.
Inzaghi, invece, può contare sulla duttilità di Mkhitaryan.
“L’attitudine offensiva degli esterni gli consente una libertà importante nella zona centrale e quando l’Inter attacca l’armeno si porta a ridosso dell’area, pronto a calciare in porta o avvicinarsi ulteriormente per concludere. Il sapiente sfruttamento degli spazi agevola i movimenti dei compagni, specialmente se ha la possibilità di guidare la transizione. Non sorprendono, dunque, i tre assist e la media di un passaggio chiave a partita”.
ANGUISSA-BARELLA
Non possono mancare i muscoli, quelli di Anguissa e Barella. Il centrocampista del Napoli è rinato col ritorno di Mazzarri ed è andato in gol a Madrid.
Barella invece, è tornato ai suoi livelli abituali dopo un inizio altalenante: ora deve solo tornare al gol, come gli ha chiesto anche Spalletti.
“A Napoli i suoi inserimenti saranno decisivi. Ma ancor di più, la capacità di creare superiorità numerica andando a raddoppiare nella posizione dell’altra mezzala in campo: è una giocata che l’Inter fa spesso e si vedrà anche al Maradona”.
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