Quest'anno Luciano Spalletti si sfrega le mani. Dopo un mercato, quello dello scorso anno, non proprio esaltante, ora il tecnico nerazzurro ha già a disposizione diversi tasselli da lui richiesti per far sbocciare definitivamente la sua Inter. C'è grande attesa per il debutto dei nerazzurri stasera a Lugano, con il tecnico toscano che proverà i nuovi e, in ritiro, sta lavorando su due diversi sistemi di gioco. Tutto però attorno al suo Radja Nainggolan, come scrive La Gazzetta dello Sport: "Le grandi squadre vanno allenate anche mentalmente, come da queste parti ha fatto con grande successo José Mourinho. Ma anche Spalletti su questo è un maestro, così come è tra i migliori a lavorare sul campo. Con scrupolo e attenzione a ogni dettaglio. L’allenatore sta studiando due soluzioni per ribaltare le sorti del campionato e dare l’assalto alla dinastia bianconera: il classico 4-2-3-1 e il nuovo 3-4-2-1, per sua stessa ammissione. «A Lugano giocheremo col 4-2-3-1, perché in questi primi giorni abbiamo lavorato su questo. La prossima giocheremo col 3-4-2-1, che inizieremo a provare nei prossimi giorni». Due sistemi di gioco, un unico scopo: esaltare lo strapotere fisico di Nainggolan tra le linee, la sua capacità di infilarsi e fare male.
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Nasce l’Inter di Nainggolan: il Ninja l’uomo più atteso. Ecco le idee di Luciano Spalletti
Il tecnico nerazzurro costruirà sul belga la sua armata
Il Ninja in questi primi giorni ha già trasmesso la sua carica al resto del gruppo e cercato l’intesa con Icardi, con cui fa spesso coppia al calciotennis. Ma il mondo Inter ha voglia di ammirare e scoprire tutta la nuova argenteria di casa. E stasera a Lugano avrà finalmente l’occasione di abbracciare la propria squadra. Nel probabile undici titolare debutteranno anche De Vrij, Politano e Lautaro Martinez. Poi si vedrà anche Asamoah. De Vrij è il nuovo ministro della difesa, l’uomo chiave per la leadership difensiva e l’abilità nel far ripartire l’azione appena recuperata palla. Politano la variabile impazzita dalle giocate imprevedibili. Ma è Lautaro quello più atteso. E non solo perché argentino e figlioccio di Milito. Si chiama Martinez ma che ha preteso Lautaro dietro la maglia perché «di Martinez ce ne sono troppi». Vuole essere unico, speciale e anche per questo ha voluto subito la 10. In ritiro condivide la stanza con Icardi ma l’obiettivo vero è dividere col capitano gli spazi in attacco e i gol. Il «Toro» argentino è pronto a stupire. L’Inter Ninja a spaventare la Juve e tentare l’impresa", conclude la Rosea.
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