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Nasce l’Inter di Nainggolan: il Ninja l’uomo più atteso. Ecco le idee di Luciano Spalletti

Marco Astori

Il tecnico nerazzurro costruirà sul belga la sua armata

Quest'anno Luciano Spalletti si sfrega le mani. Dopo un mercato, quello dello scorso anno, non proprio esaltante, ora il tecnico nerazzurro ha già a disposizione diversi tasselli da lui richiesti per far sbocciare definitivamente la sua Inter. C'è grande attesa per il debutto dei nerazzurri stasera a Lugano, con il tecnico toscano che proverà i nuovi e, in ritiro, sta lavorando su due diversi sistemi di gioco. Tutto però attorno al suo Radja Nainggolan, come scrive La Gazzetta dello Sport: "Le grandi squa­dre vanno allenate anche men­talmente, come da queste parti ha fatto con grande successo José Mourinho. Ma anche Spal­letti su questo è un maestro, co­sì come è tra i migliori a lavora­re sul campo. Con scrupolo e at­tenzione a ogni dettaglio. L’al­lenatore sta studiando due soluzioni per ribaltare le sorti del campionato e da­re l’assalto alla di­nastia biancone­ra: il classico 4­-2­-3-­1 e il nuovo 3­-4-­2-­1, per sua stessa ammissione. «A Lugano giocheremo col 4­-2­-3-­1, perché in questi primi gior­ni abbiamo lavorato su questo. La prossima giocheremo col 3­-4-­2-­1, che inizieremo a provare nei prossimi giorni». Due siste­mi di gioco, un unico scopo: esaltare lo strapotere fisico di Nainggolan tra le linee, la sua capacità di infilarsi e fare male.

Il Ninja in que­sti primi giorni ha già trasmes­so la sua carica al resto del gruppo e cercato l’intesa con Icardi, con cui fa spesso coppia al calcio­tennis. Ma il mondo Inter ha voglia di ammirare e scoprire tutta la nuova argente­ria di casa. E stasera a Lugano avrà finalmente l’occasione di abbracciare la propria squadra. Nel probabile undici titolare debutteranno anche De Vrij, Politano e Lautaro Martinez. Poi si vedrà anche Asamoah. De Vrij è il nuovo ministro della di­fesa, l’uomo chiave per la lea­dership difensiva e l’abilità nel far ripartire l’azione appena re­cuperata palla. Politano la va­riabile impazzita dalle giocate imprevedibili. Ma è Lautaro quello più atteso. E non solo perché argentino e figlioccio di Milito. Si chiama Martinez ma che ha preteso Lautaro dietro la maglia perché «di Martinez ce ne sono troppi». Vuole essere unico, speciale e anche per que­sto ha voluto subito la 10. In ri­tiro condivide la stanza con Icardi ma l’obiettivo vero è divi­dere col capitano gli spazi in attacco e i gol. Il «Toro» argentino è pronto a stupire. L’Inter Ninja a spaventare la Juve e tentare l’impresa", conclude la Rosea.