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Forlan non potrà giocare la Champions fino agli ottavi di finale? Errore si, problema no. Senza voler peccare di superbia (dopo lo Schalke 04 nessuno in casa Inter commetterà più questo errore) i nerazzurri hanno una rosa capace di superare la fase a gironi della prossima Champions League anche senza l'aiuto di un grande campione come Diego Forlan.
Resta l'errore, questo sì, ma Gasperini ha tante soluzioni per poter ovviare all'assenza dell'uruguaiano senza doversi strappare i capelli. Lille (campioni di Francia, non lo dimentichiamo), Cska Mosca e Trabzonsor sono tre buone squadre, ma i campioni del Mondo restano comunque i favoriti del girone.
Ma come si può ovviare all'assenza di Forlan? Valutiamo due possibili ipotesi (ma non sono ovviamente le sole), aspettando di capire se veramente Luc Castaignos potrà essere inserito nella lista Champions al posto del Cacha.
La prima porta a Ricky Maravilla Alvarez. Il tuttofare argentino ha già dimostrato con la partita in Nazionale, e prima con l'Inter, di poter giocare indistintamente sull'esterno in attacco o come interno di centrocampo. Se Gasperini volesse mantenere la struttura col tridente, un reparto offensivo formato da Alvarez, Milito (o Pazzini) e Zarate sarebbe serenamente in grado di sopperire all'assenza di Forlan e di giocarsela con gli avversari di Champions.
La seconda ipotesi che ci viene in mente è quella che spesso viene evocata quando si parla di Wesley Sneijder: il ritorno al trequartista (e c'è anche il campione del Mondo Coutinho). Con un 3-4-1-2, infatti, l'Inter potrebbe proporre un attacco con il genio di Utrecht a supporto di Pazzini e Milito, o di Pazzini e Zarate, o di Milito e Zarate. Un attacco di tutto rispetto, con uno Sneijder riportato nel suo ruolo naturale e un centrocampo più robusto con (facciamo un'ipotesi) Maicon (quando tornerà), Cambiasso, Thiago Motta e Obi (o Zanetti, o Nagatomo fate voi).
Queste sono solo due tra le innumerevoli possibilità tattiche a disposizione di Gasperini per ovviare a questo "errore". Perché, lo ripetiamo, quello di Forlan è sì un errore, ma non facciamolo diventare un dramma più grande di quello che è.
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