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NUOVA CALCIOPOLI, FINE DEL BLUFF. GLI INQUIRENTI: “REATO NON E’ CHIAMARE. NON SI POSSONO TRASFORMARE VITTIME IN COLPEVOLI”

Gli inquirenti della Procura di Napoli, che hanno istruito il processo su Calciopoli, intervengono dopo la pubblicazione di intercettazioni telefoniche tra l’ex designatore arbitrale Paolo Bergamo e il presidente dell’Inter Massimo...

Daniele Mari

Gli inquirenti della Procura di Napoli, che hanno istruito il processo su Calciopoli, intervengono dopo la pubblicazione di intercettazioni telefoniche tra l'ex designatore arbitrale Paolo Bergamo e il presidente dell'Inter Massimo Moratti: "Il significato attribuito alle telefonate non trascritte , tra le 171mila intercettate nel corso dell'indagine di Calciopoli, rappresenta 'un'opera di disinformazione allo stato puro" fanno sapere dalla Procura. "Il reato - dicono fonti interne - non e' parlare al telefono, ma e' reato quando si stipulano accordi illeciti. Le vittime non possono essere trasformate in autori del reato".

Le ipotesi fantasiose di quotidiani e imputati le lasciamo agli altri.