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Gli inquirenti della Procura di Napoli, che hanno istruito il processo su Calciopoli, intervengono dopo la pubblicazione di intercettazioni telefoniche tra l'ex designatore arbitrale Paolo Bergamo e il presidente dell'Inter Massimo Moratti: "Il significato attribuito alle telefonate non trascritte , tra le 171mila intercettate nel corso dell'indagine di Calciopoli, rappresenta 'un'opera di disinformazione allo stato puro" fanno sapere dalla Procura. "Il reato - dicono fonti interne - non e' parlare al telefono, ma e' reato quando si stipulano accordi illeciti. Le vittime non possono essere trasformate in autori del reato".
Le ipotesi fantasiose di quotidiani e imputati le lasciamo agli altri.
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