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Nuovo San Siro, via libera di Inter e Milan al dibattito pubblico

FCInter1908.it ha intervistato in esclusiva il noto architetto milanese Alessandro Zoppini, rappresentante del celebre studio di architettura

Si interrompe la fase di stallo nel progetto del nuovo San Siro con il via libera di Inter e Milan al dibattito pubblico

Alessandro De Felice

Un nuovo passo verso la realizzazione del nuovo stadio. Dopo l'ok di Milan e Inter il dibattito pubblico sul nuovo stadio di San Siro può iniziare. A rivelarlo è il quotidiano Repubblica, che spiega che il processo si concluderà entro fine ottobre.

"Una volta integrate le eventuali modifiche al progetto originario, saranno confezionati il definitivo e l’esecutivo, ultimo passo prima del colpo di bulldozer che darà il via ai lavori della “Cattedrale” disegnata dallo studio Populous".

A breve sarà designato il coordinatore del dibattito pubblico, mentre Inter e Milan prepareranno entro fine aprile il dossier per far partire le consultazioni.

Un passaggio fondamentale dopo il no alla deroga chiesta dai due club al dibattito pubblico. Un segnale ben preciso, nonostante lo spetto di un stadio fuori dai confini comunali, un'ipotesi ancora in piedi secondo i club ma di difficile attuazione.

"Per il sindaco Beppe Sala, ovviamente, l’accelerazione del dialogo con le squadre è una buona notizia - prosegue il quotidiano -: il suo cruccio, lo ha detto più volte, è quello di ritrovarsi col cerino in mano, senza i fondi per gestire il Meazza e senza più gli oneri di urbanizzazione del nuovo San Siro".

Nuovo San Siro, via libera di Inter e Milan al dibattito pubblico- immagine 2

Entro fine aprile Inter e Milan devono completare il dossier: "Un piano che non solo dovrà rappresentare un deciso passo avanti rispetto ai pochi 'rendering' del nuovo stadio circolati finora, ma che dovrà anche rivedere il disegno iniziale alla luce di un indice di edificabilità che si riduce allo 0,35 imposto dal Comune".

Nel contempo Palazzo Marino dovrà individuare il coordinatore del dibattito pubblico: "In prima battuta la scelta dovrebbe competere all’apposita Commissione nazionale presso il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Il sindaco Sala ha già scritto alla Commissione per sollecitare la nomina, ma se le esperienze passate contano, in assenza di candidature particolari da Roma, potrebbe essere lo stesso Comune a scegliere. A questo punto Palazzo Marino inviterebbe alcune società specializzate nel settore a fare le loro proposte per poi designare la scelta".

A maggio inizierà ufficialmente il dibattito, con i mesi di giugno e luglio che saranno quelli cruciali. Al termine delle consultazioni, le squadre potrebbero modificare il progetto sulla base delle indicazioni uscite dal dibattito e la giunta dovrebbe dare poi il via libera definitivo all’operazione stadio.

Tra i temi del dibattito anche i due referendum contro il nuovo stadio: "Il primo quesito, quello “ propositivo”, che chiedeva al Comune di modificare il progetto in base agli interessi della cittadinanza, dovrebbe di fatto essere superato dall’esito del dibattito. Più difficile, invece, che la discussione pubblica abbia lo stesso effetto sul quesito abrogativo che chiede di cancellare delibera sull’interesse pubblico del nuovo stadio".

Ma a Palazzo Marino sono convinti che non i arriverà 250 mila firme, conclude Repubblica.

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