Come riferisce Il Giorno, il Consiglio comunale di Rozzano è diviso proprio sulla questione riguardante lo stadio del club nerazzurro.
Da una parte c’è il centrodestra, che al momento governa la città, che porta avanti il progetto di realizzazione dello stadio dell’Inter sul territorio comunale, pur “rispettando le regole dettate”, che prevedono servizi e una viabilità migliore, dall’altra l’opposizione è divisa, anche all’interno del singolo partito.
Il Movimento 5 Stelle ha presentato un documento per la richiesta di referendum (che ha ottenuto 700 firme) e chiede una retromarcia da parte dell’amministrazione comunale, mentre il Partito Democratico non ha votato il documento, annunciando pubblicamente la divisione interna, non solo con il M5S ma anche nel suo partito.
Calcio & Finanza riporta le dichiarazioni di Andrea Bonazzi, capogruppo M5S e ormai voce principale del fronte del No in consiglio:
“Il Pd è spaccato e l’ha ammesso, dimostrando quanto stiano ancora navigando a vista senza una programmazione né idee comuni. Il centrodestra pensa solo alle casse del Comune ma non ai cittadini che hanno il sacrosanto diritto di uscire di casa e non restare bloccati nel traffico. Non abbiamo progetti migliori per fare crescere Rozzano e non fare uno stadio per ottenere gli oneri? Capisco l’amministrazione che vuole fare cassa ma dal punto di vista ideologico non mi troverà mai d’accordo”.
Il dibattuto si accende in un momento caldissimo dal punto di vista politico per la città di Rozzano, che l’8 e 9 giugno andrà alle urne.
“Intanto, il comitato del No di Rozzano ha deciso di unire le forze con quello relativo alla costruzione dello stadio del Milan a San Donato, dove si vuole salvare l’area dell’abbazia di Chiaravalle” conclude Calcio & Finanza.
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