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Dopo il rilancio dello United, l'accordo per Onana è sempre più vicino. Il portiere, dopo essere arrivato la scorsa estate a parametro zero, lascerà l'Inter per oltre 50 milioni di euro. Si attendono gli ultimi dettagli per chiudere la trattativa, poi il club nerazzurro penserà agli ingressi.
"Onana offre all’Inter il bene più prezioso sul mercato: la forza economica. Così Ausilio e Marotta non devono più forzare le cessioni né sono costretti a inventare formule creative per comprare. Viene quasi del tutto cancellato il rischio di fallire le trattative. Con la valigetta in arrivo da Manchester, il club vice-campione d’Europa ne potrebbe ingaggiare quattro. Due di questi sono appunto gli eredi in porta: Trubin e Sommer. Per il primo, 21enne dello Shakhtar che tre anni fa stregò l’Inter in Champions, l’offerta è di “soli” 10 milioni perché il contratto scade nel 2024. La richiesta è 15. Sarebbe in ogni caso un colpaccio", si legge su Libero.
"Nel contratto del secondo, 35enne svizzero che ha ipnotizzato l’Italia nelle qualificazioni ai Mondiali, esiste invece una curiosa clausola rescissoria: per la stessa cifra pagata dal Bayern a gennaio, 8 milioni, è libero. Insomma, con poco più di 15 milioni, l’Inter rinnoverebbe il reparto portieri (il terzo sarà Di Gennaro, ex vivaio reduce da un anno al Gubbio in C, da non confondere con Di Gregorio che proprio ieri ha rinnovato con il Monza) e avrebbe 45 milioni per altri due colpi".
"Uno è Lukaku, per cui l’Inter vuole spingersi fino a 30 milioni. Anche se Pochettino fa il duro («Se sarà ancora un Blues il 13 luglio, Lukaku dovrà presentarsi e passare a salutarmi nel mio ufficio»), il club nerazzurro è sereno. Avanzerebbero 10-15 milioni per provare a calare il poker d’assi. Nel concreto, per presentare un’offerta all’Udinese per Samardzic, talento di 21 anni, che contenga anche una contropartita tecnica come Fabbian, per cui si sta temporeggiando con il Lecce che lo chiede in prestito. Insomma, l’operazione Onana assomiglierebbe alla Ibrahimovic del 2010, la cui cessione sembrava indigeribile ma in realtà finanziò mezza formazione del triplete", sottolinea il quotidiano.
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