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Inter, operazione Supercoppa: incasso top per chi vince, per Inzaghi sarebbe record

Matteo Pifferi Redattore 
L'Inter non intende sottovalutare la trasferta di Monza in programma sabato ma il focus sta per accendersi anche sulla Supercoppa

Dopo la trasferta di Monza di sabato, per l'Inter sarà tempo di pensare alla Supercoppa italiana. "Si sa, il campionato e la nuova stella da appuntare al petto sono l’obiettivo sacro, primario, irrinunciabile, ma né Simone Inzaghi né il club vogliono lasciare alcuna briciola sul tavolo: troppo ghiotta l’occasione di addentare il primo trofeo stagionale e, nello stesso tempo, di mettere nel salvadanaio 8 milioni di euro", rimarca La Gazzetta dello Sport.

"Mai c’era stato in ballo così tanto denaro per questa competizione. Simone è (due volte) campione in carica e resta comunque il grande favorito a Riad, lì dove “testerà” il nuovo formato con semifinali e finale: la Lazio da affrontare subito è sempre una delicata questione di cuore per il tecnico interista, ma è stata da poco battuta a domicilio, mentre dall’altro lato del tabellone si incrociano un Napoli declinante e una Fiorentina ben più centrata. In ogni caso, almeno in teoria, il destino pare essere stato clemente. L’Inter vuole, sì, tenersi stretta la vetta in campionato sabato col Monza, ma nello stesso tempo proverà a calibrare pure le energie in vista della possibile doppia sfida arabe: l’obiettivo è restare caldi su due fuochi, ambizioso ma fattibile con una rosa tornata finalmente in versione extra large", aggiunge poi il quotidiano.

Per Inzaghi è anche l'occasione per provare a vincere la terza Supercopppa di fila, record riuscito solo a Capello col Milan dal 1992 al 1994. Per Simone sarebbe la quinta in totale da allenatore dopo le due con la Lazio. Per la sfida di Monza "Inzaghi ha ormai tutti a disposizione, compresa la nuova freccia Buchanan (l’assenza di Cuadrado non ha mai fatto notizia), e orienterà le rotazioni per essere nelle migliori condizioni possibili soprattutto nell’eventuale ultima sfida araba in calendario martedì 23. Più che nella sfida di sabato in Brianza, è nella semifinale con la Lazio del 19 che potrebbe vedersi qualche faccia diversa dal solito: la finale è tutt’altro che scontata, ma cadrebbe appena 4 giorni dopo la partita contro Sarri. Pochini, soprattutto perché andrebbe preparata in una condizione climatica diversa dal solito: ci sono almeno 12 gradi di differenza tra Riad e Milano", sottolinea la Rosea.



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