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È l’ora di Martinez: il piano dell’Inter e l’idea di Inzaghi. Preso per un motivo ben preciso

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Contro il Monza potrebbe toccare allo spagnolo difendere la porta nerazzurra
Gianni Pampinella Redattore 

È stato un mercato mirato e ragionato quello dell'Inter. A gennaio il club nerazzurro aveva bloccato Taremi e Zielinski, mancava una pedina per completare l'opera, un vice Sommer. Una figura che la dirigenza nerazzurra ha individuato in Josep Martinez. Il portiere spagnolo è stato l’investimento più corposo dell'estate nerazzurra: 13,5 milioni più bonus. E dietro questa decisione c’è un motivo ben preciso. Lo spagnolo, infatti, non sarà soltanto il vice-Sommer per questa stagione, ma è il prescelto per diventare il titolare sottolinea il Corriere dello Sport.

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"Probabilmente già a partire dalla prossima annata, anche se esiste ancora un margine di incertezza. La verità è che l’Inter ha voluto portarsi avanti. Martinez, però, non starà a guardare. O meglio, l’Inter non vuole che trascorra una stagione ai margini. Il piano, infatti, è di tenerlo più coinvolto, in modo che si abitui in fretta al peso della maglia da titolare in club importante come l’Inter. Insomma, avrà le sue occasioni, senza aspettare gli eventuali acciacchi di Sommer. Chissà, magari già alla ripresa, in occasione della trasferta in casa del Monza, potrebbe avere qualche chance".


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"Inzaghi valuterà in questi giorni, visto che avrà entrambi i suoi portieri a disposizione alla Pinetina. Peraltro, per l’acquisto di Martinez ha pesato molto proprio la sua parola. Nei due confronti con il Genoa della scorsa stagione, infatti, al tecnico piacentino era rimasta impressa la sua abilità nel trattare il pallone e nel far ripartire l’azione. Lo ha continuato a studiare, monitorandolo con attenzione e frequenza, tanto da ritenerlo adatto e pronto per sbarcare in nerazzurro. In definitiva, quindi, sarà un avvicendamento in corsa. Qualcosa che è già avvenuto in casa nerazzurra. Basti pensare ad una ventina d’anni fa, quando il testimone passò da Toldo a Julio Cesar: superfluo sottolineare che fu un successo. Andò bene pure un paio di stagioni or sono, con Onana che prese il posto di Handanovic".

(Corriere dello Sport)

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