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OSVALDO, braccio di ferro complicato da vincere: la sua volontà  non basta se…

Daniele Mari

E’ il prescelto di Walter Mazzarri, forse ancora più di Eto’o. Il tecnico toscano aveva messo Pablo Daniel Osvaldo in cima alla lista dei desideri appena approdato ad Appiano Gentile. Certo, l’ipotesi Eto’o fa parte di...

E' il prescelto di Walter Mazzarri, forse ancora più di Eto'o. Il tecnico toscano aveva messo Pablo Daniel Osvaldo in cima alla lista dei desideri appena approdato ad Appiano Gentile. Certo, l'ipotesi Eto'o fa parte di quegli "imprevisti" allettanti che accadono durante il mercato ma Mazzarri ha un debole per l'italo-argentino e non da oggi.

Milito ha bisogno di recuperare, Icardi e Belfodil di crescere senza rischiare di essere schiacciati dal peso delle responsabilità. Osvaldo è la giusta via di mezzo. Giovane ma già affermato, pronto per la definitiva consacrazione nell'anno che porta al Mondiale.

Ma il braccio di ferro tra l'Inter (che ha l'accordo col giocatore) e la Roma è in questo momento troppo sbilanciato. Da una parte i giallorossi hanno un'offerta mostruosa dall'Inghilterra (18 milioni più bonus sono in questo momento manna dal cielo per le italiane), dall'altra la promessa di un riscatto nel 2014. Come cedere a queste condizioni? Francamente è impossibile.

L'Inter, in questo momento, può solo promettere di pagare Osvaldo dopo lo sbarco di Thohir, eventualmente con un prestito molto oneroso come rassicurazione. Ma la Roma, che già non fa salti di gioia all'idea di rinforzare una diretta concorrente per l'Europa, se lo farà bastare?

I segnali che arrivano da Roma fanno pensare di no. Basteranno i continui niet di Osvaldo alle offerte estere? E quanto resisterà l'italo-argentino con il rischio di farsi un anno di tribuna nella stagione che deve portarlo in Brasile da titolare?