PAGELLE: Miranda dominante, Perisic-Icardi giù. Qualcuno ha notizie di Brozovic?

Handanovic 6: Il Genoa è raramente pericoloso ma lui si fa trovare sempre pronto. Finché non sbuca De Maio, cortesemente osservato dai difensori dell'Inter

D'Ambrosio 5,5: Gioca una partita senza infamia e senza lode ma nella ripresa Laxalt fa spesso venire i brividi dalla sua parte

Miranda 7: Giocatore di un altro livello. Ma lo sapevamo già. Vince duelli in velocità anche con sprinter come Laxalt e Gabriel Silva. Punto fermo

Murillo 6,5: Accompagnato da Miranda, ha recuperato il livello di inizio stagione. Sono diminuite anche le disattenzioni

Telles 5: Forse paga le tante panchine ma non sembra più spavaldo come a inizio anno. Cross in mezzo se ne vedono pochi e si perde De Maio in occasione del gol decisivo

Melo 6: In fase di recupero non se la cava male. Certo, con Medel accanto, dovrebbe essere la mente pensante dell'Inter. E questo è  un bel problema

Medel 5,5: Prova a giocare anche più in appoggio ai giocatori offensivi ma i risultati sono abbastanza modesti. Difficile chiedergli l'intuizione ma ha anche la palla buona per battere Lamanna e la ciabatta

Brozovic 5: In versione Chi l'ha Visto. Sembra quasi appagato dalla partita contro il Napoli, errore madornale per chi aspira a diventare un grande giocatore.

Palacio 6,5: Il migliore del reparto offensivo. Le azioni buone nascono tutte dal suo piede. Inventa per i compagni, crea spazi ma non sempre il suo sacrificio è ben sfruttato

Perisic 5,5: Ha subito la chance buona ma quella rimarrà l'unica giocata degna di nota. E' in serata faticosa e lo si capisce subito. Mai un guizzo in velocità, fino all'inevitabile cambio

Icardi 5,5: Prova qualche giocata al servizio dei compagni, vista la marcatura asfissiante che gli viene dedicata. Non gli riesce nemmeno questo, in una serata complicata nonostante l'impegno

Eder 6: Prova il guizzo vincente. Ma non è proprio periodo

Mancini 5: C'è un deficit di personalità in questa squadra a cui ci aspetterebbe ponesse lui rimedio. Al 45' la Roma è sotto di un gol ma in campo non tornano 11 leoni, piuttosto 11 gattini in cerca di padrone. Subito trovato in De Maio. Cambi un po' tardivi ma è la ferocia che è mancata. La squadra non ha certo giocato male ma gli occhi della tigre sono un'altra cosa.