PAGELLE: Perisic in grande spolvero. Nainggolan sempre meglio. C’è solo una nota stonata

Le pagelle di Daniele Mari, direttore di Fcinter1908, su Inter-Rapid

HANDANOVIC 6: Il Rapid Vienna si intravede appena dalle sue parti

CEDRIC 6: Partita abbastanza anonima. In questo momento, non sembra poter garantire un netto upgrade rispetto a D'Ambrosio

SKRINIAR 7: Non concede neanche le briciole ai malcapitati austriaci

RANOCCHIA 6,5: Un grandissimo gol, tantissimi applausi e sorrisi. Dopo i complimenti di Spalletti in conferenza, passerella meritata

ASAMOAH 6: Improvvisamente incalzato da Dalbert per il ruolo di titolare, ogni tanto si lascia andare a qualche passaggio improvvido. Ma la serata è facile

VECINO 6,5: Segna il gol che apre la goleada, per il resto non deve faticare più di tanto a contenere i modesti avversari

BROZOVIC 6: Serata di relax per il Coccodrillo, che non ha bisogno di mostrare le fauci. Meritato riposo dopo un'ora

CANDREVA 5: L'unica nota stonata della serata. Si mangia due gol veramente incredibili. Deve liberare la mente

NAINGGOLAN 7: Sempre meglio fisicamente il Ninja. Corre, libera spazi, si propone. E sembra decisamente più snello. Sarà il vero uomo in più da qui a fine anno

PERISIC 8: Mattatore della serata. Gol, assist, sgroppate, tantissima voglia e grinta, comprese le proteste contro l'arbitro. Viene da pensar male, considerando chi è uscito di squadra

LAUTARO MARTINEZ 6,5: Ha ragione Spalletti, fuori dall'area cuce il gioco meglio di Icardi. E lo fa con piedi da trequartista. Ora deve migliorare in area di rigore perché serve un bomber letale. C'era ma ha male al ginocchio. O così dicono

BORJA VALERO 6: Entra a partita già ampiamente decisa

POLITANO 6,5: Bello il gol. Deve sbloccarsi sotto porta perché finora ha lasciato a desiderare. Chissà che avvicinandolo alla porta non migliori il suo score

MIRANDA SV

SPALLETTI 6,5: La partita era ampiamente alla portata, lui non può permettersi troppo turnover causa lista ridotta. Ma la squadra si è ritrovata, ora a lui il compito più difficile: cercare di accogliere l'eventuale figliol prodigo e farlo accettare dal gruppo senza toccare fragili equilibri