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Altro giro, altra corsa. L'Inter di Antonio Conte torna in campo domani sera a Parma per consolidare il primato in classifica. La Juventus ha battuto lo Spezia, il Milan affronterà stasera l'Udinese e i nerazzurri non possono permettersi passi falsi se vogliono restare comodamente in vetta. Il tecnico nerazzurro ha risposto alle domande dei giornalisti nella consueta conferenza stampa della vigilia. Fcinter1908.it parteciperà alla conferenza e vi riporterà live le parole del mister.
Parma in difficoltà di classifica, ma che sembra essersi ritrovata. Che gara si aspetta?
"Una gara difficile. In questo anno e mezzo il Parma ci ha creato delle difficoltà, siamo riusciti a vincere una volta e pareggiare due. Affrontiamo una squadra con una classifica pesante, ma ha elementi di esperienza e giocatori di qualità, oltre ad un ottimo tecnico. Bisognerà fare grande attenzione e giocare la partita con il giusto approccio e la giusta attenzione, perché sono bravi a proporsi. Dovremo essere molto attenti quando saremo in fase offensiva perché hanno giocatori veloci per ripartire e fare male".
In cosa deve ancora migliorare l'Inter per vincere lo scudetto?
"Sicuramente in fase realizzativa possiamo e dobbiamo essere più efficaci, cattivi e determinati. Vale per tutta la squadra, non solo per gli attaccanti. Bisogna essere più cinici sotto rete".
Giocare dopo le altre vi mette più pressione?
"La squadra è cresciuta, ma le pressioni saranno sempre maggiori da qui alla fine del campionato. Rispetto all'anno scorso ci troviamo in una situazione diversa perché oggi siamo in testa alla classifica e da qui alla fine le pressioni aumenteranno a dismisura. Dovremo essere bravi a gestirle nella giusta maniera e dimostrare di aver raggiunto la giusta maturità per arrivare al successo".
Come sta Vidal?
"Si sta allenando e sta cercando di dare continuità negli allenamenti. Da quando è arrivato ha avuto un po' di problemi sparsi. E' generoso, non si è mai voluto fermare per curarsi, ha voluto sempre essere a disposizione. Noi lo ammiriamo e lo ringraziamo, ma era giusto che cercasse di arrivare almeno all'80% della sua condizione migliore. Ci sta lavorando, è a disposizione, può giocare un minuto, mezz'ora e può non giocare".
Qual è il salto di qualità fatto dalla squadra in un anno? Ci sono più chance di vincere?
"C'è un dato di fatto diverso rispetto all'anno scorso e cioè che abbiamo battuto la squadra che ha vinto il campionato per 9 anni e vorrebbe vincerlo la decima volta. Questo è importante, perché l'anno scorso ci avevano battuto sia all'andata che al ritorno consolidando il loro strapotere. Con questa vittoria invece la squadra ha maggiore consapevolezza e dopo un anno e mezzo di lavoro cresce nei singoli, nell'organizzazione e sotto tutti i punti di vista, inclusa la mentalità. Sapete benissimo che mancano 14 partite da qui alla fine e dovremo dimostrare di essere cresciuti totalmente e in maniera veloce. C'è solo un modo per farlo ed è vincere, altrimenti ci sono sempre margini di miglioramento".
Bisogna mantenere questo ritmo da qui alla fine o addirittura aumentarlo?
"Diventa difficile non lasciare punti da qui alla fine perché ogni partita nasconde insidie dal punto di vista tattico. Bisognerà sicuramente mantenere un buon ritmo, ogni partita dovrà essere una finale. Più ci avviciniamo alla fine e più aspetti entrano in ballo anche dal punto di vista psicologico. Dovremo dimostrare di aver fatto un passo avanti che deve essere totalitario".
Sanchez è felice ed è visibile a tutti. Come sei riuscito a riottenere il miglior Alexis?
"Ha sicuramente la miglior condizione da quando è all'Inter. Non dimentichiamo che quando è arrivato veniva da anni un po' tribolati, poi ha avuto un problema alla caviglia e lo abbiamo aspettato. C'è voluta molta pazienza, ma ora è sicuramente nel miglior suo momento. Inizio a rivedere sprazzi del vecchio Alexis e il merito è suo perché ha continuato ad allenarsi. Davanti ha due giocatori che stanno facendo molto bene, ma Lukaku e Lautaro sanno che dietro di loro c'è un giocatore che preme molto e può dare un grande apporto da qui alla fine".
Far giocare i diffidati è una scelta o vai avanti a prescindere?
"L'esperienza mi porta a non guardare oltre la prossima partita. Quella col Parma per noi è la partita più importante della stagione. C'è bisogno di vincere e fare calcoli non mi interessa. Tutti devono giocare con la giusta attenzione e intensità. Se dovessero arrivare ammonizioni, la prossima partita la giocherebbero altri. Non vedo perché fare calcoli stupidi e perdere eventualmente punti per strada".
Il pallone ultimamente viaggia più leggero: merito del doppio play o di una condizione mentale?
"Noi cerchiamo sempre di farlo viaggiare veloce, in alcune partite ci riusciamo di più, in altre meno. Penso che abbiamo fatto ottime partite in passato altrimenti non saremmo in questo punto. Se siamo in vetta non è solo per le ultime, ma per un trascorso importante. La differenza rispetto al passato sta nel fatto che non stiamo prendendo gol, mentre prima eravamo più sbilanciati.
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