Mercato, Ramires non esclude il sogno Pastore: intermediari già al lavoro

"L’Inter deve lavorare peressere autosufficiente", ha spiegato Alessandro Antonello, amministratore delegato del club e da ieri pure ufficialmente membro del Cdaal posto di Gong Zhenyu (gli altri otto sono Erick Thohir, Handy Soetedjo, Nicola Volpi, Yang Yang, Mi Xin, Zhang Kangyang, Ren Jun, Liu Jun). L’ad ha pure ridabito a microfoni unificati quanto detto ai piccoli azionisti poco prima, ovvero che il settlement agreement è «un accordo firmato che va rispettato» e che «tutti i club devono avere un regime costante di Financial Fair Play».

Prudenza a cui fanno però da contraltare i complimenti a Spalletti, Gardini e Ausilio "che hanno fatto scelte che, a oggi, hanno portato che abbiamo otto posizioni in più rispetto al campionato passato". L’Inter quindi a gennaio comprerà, ma lo farà tenendo presenti i vincoli imposti dalla necessità di chiudere il pareggio pure il prossimo esercizio di bilancio.

Secondo TuttoSport, in tal senso il club sta guardando in più direzioni. I sogni portano a Javier Pastore il cui arrivo - avendo passaporto comunitario - non escluderebbe quello di Ramires. Col Psg sono già al lavoro gli intermediari per uno scambio tra il Flaco e Joao Mario, pallino di Antero Henrique, ds del club francese (più difficile arrivare a Vidal nonostante il sì del cileno).

La pista più facile porta a Ramires: gli esami a cui si è sottoposto il brasiliano a Londra hanno evidenziato una forte distorsione al ginocchio con un problema al collaterale: l’interessato ha già iniziato la riabilitazione e a inizio dicembre sarà pronto, nel caso, per arrivare a Milano in attesa del tesseramento. Occhio sempre al prestito di Mangala, che al City vive ai margini

del progetto: dovesse arrivare un nuovo difensore, scontato che Guardiola possa dare il via libera all’affare. Il tutto senza dimenticare che la missione sudamericana di Ausilio e Baccin potrebbe riservare qualche sorpresa.

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(Fonte: Stefano Pasquino, TuttoSport 28/10/17)