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Pazza Inter resiste anche a Conte. C’è chi è tornato indisponente. Mercato, tira aria positiva

L'editoriale di Alfio Musmarra per Fcinter1908: il pareggio con la Fiorentina è lo specchio dei limiti dell'Inter di questa stagione

Alfio Musmarra

"Il pareggio con la Fiorentina è lo specchio di una seconda parte di stagione dove il DNA dell’Inter è emerso in maniera prepotente contro ogni tentativo di soffocamento da parte del Comandante Conte.

"L’Inter, come il dottor Jekyll e Mister Hyde, parte bene, prende due legni e sfiora il gol in almeno altre quattro occasioni nitide, poi cala e al minuto 79’ prende un contropiede 4 contro 2, e qualche minuto dopo allo stesso modo rischia di capitolare allo stesso identico modo. Quasi come all’andata all’Artemio Franchi, dove sta portando a casa i 3 punti e a 90’ secondi dalla fine prende contropiede su calcio d’angolo e subisce il gol del pari da Vlahovic. E di partite così ce ne sono state diverse. A sottolineare una mancanza di equilibrio da un lato, ma evidentemente anche di concentrazione dall’altro sul quale bisogna ancora lavorare sodo. Perché in fondo in fondo quell’essenza di follia insita nel DNA che il tecnico salentino vuole debellare è duro da estirpare. E non può certo essere imputato a Conte l’errore individuale che purtroppo troppo spesso quest’anno ha condizionato il risultato finale.

IDENTITA' BEN DEFINITA E UN BUON ERIKSEN

"Perché al di la della mancata vittoria di ieri, la squadra ha giocato, pressato con un’identità ben definita. E' mancato solo il gol, tuttavia non si possono correre dei rischi così grossi negli ultimi 10 minuti con dei contropiede di facile lettura. Contro la Viola Eriksen ha giocato una buonissima partita, ha messo sulla testa di Lukaku il pallone che è finito sul palo. Una palla col contagiri. È sempre stato nel vivo del gioco muovendosi in lungo e in largo tra le linee. In netta crescita anche se da uno come lui ci si aspetta sempre qualcosina di più anche sotto il profilo della pericolosità.

"Non bene invece Brozovic, svogliato, lento a tratti indisponente. Lui che era diventato a suon di prestazioni il fulcro della squadra nell’ultimo periodo è calato notevolmente di rendimento. Senza di lui il gioco è molto più rapido e fluido. Tocca troppe volte il pallone prima della giocata e nel sistema di Conte questo rischia di diventare un limite alla velocità di manovra e di conseguenza alla sua imprevedibilità.  Può essere un periodo di calo fisico, ma anche le sue espressioni in campo o in panchina non trasmettono certo il fuoco sacro che si aspetta da tutti i suoi giocatori Antonio Conte.

GLI ATTACCHI A GAGLIARDINI

"A proposito di questo non si può non spezzare una lancia in favore di Gagliardini dopo tutto quello che ha dovuto subire. Perché ricordiamoci che sono persone come noi e non sono costrette a subire insulti di ogni genere perché guadagnano tanto. Non è un concetto plausibile ed accettabile sotto nessun profilo. Gagliardini sta lottando, si sta impegnando, ci sta mettendo l’anima e in campo si vede. Anche ieri con la Fiorentina ha dato tutto disputando una buonissima partita. Che poi l’Inter debba puntare a migliorare la qualità della rosa alzandola sensibilmente questo è lapalissiano. Ed in questo senso la società sa bene che dovrà intervenire anche per consentire all’allenatore un ventaglio di scelte ottimale in vista di uno step ulteriore.

L'EUROPA LEAGUE VERO OBIETTIVO

"Adesso il pensiero è rivolto all’Europa League. Si sta ragionando per portare la rosa al meglio sotto il profilo fisico e mentale alla sfida col Getafe. Quello è diventato l’obiettivo esistenziale di questa stagione ( anche perché è l’unico rimasto).

"Tornare ad alzare un trofeo cambierebbe di gran lunga anche le considerazioni generali su una stagione anomala come questa, dalla quale tuttavia ci si aspettava forse qualcosa di più ma il finale è tutto da scrivere ed in base a come andrà si potrà fare un quadro oggettivo, dal quale però non potrà cambiare l’idea di base.

"Vale a dire quella di aumentare ulteriormente il livello, che si traduce con l’innesto di giocatori di qualità superiore. E l’aria che tira lascia ben sperare.

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