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Cedere giocatori ormai svalutati senza fare minusvalenze. Era questa la missione di Marco Branca nelle ultime sessioni di calciomercato. In particolar modo, erano tre i calciatori che erano ormai fuori dal progetto Inter che andavano piazzati sul mercato senza incidere negativamente sul bilancio: Maicon, Pazzini e Sneijder, praticamente fuori rosa dopo il niet alla spalmatura.
Gianpaolo Pazzini, acquistato per 19 milioni di euro dalla Sampdoria, pesava sul bilancio nerazzurro, al momento della cessione al Milan e dopo i vari ammortamenti dello stipendio, 12,433 milioni di euro. L'attaccante è stato venduto ai rossoneri per 13 milioni di euro, generando così una plusvalenza di 566.4335 euro.
Veniamo a Maicon. Il Colosso, dopo l'ultima annata nerazzurra in chiaroscuro, è stato ceduto al Manchester City di Roberto Mancini per 4 milioni di euro. Il valore a bilancio di Maicon, dopo anni di ammortamento, era di 784.000 euro, per cui la plusvalenza in questo caso è ben più cospicua: 3,216 milioni di euro.
Il caso più spinoso riguarda Wesley Sneijder. L'olandese è stato venduto lo scorso gennaio al Galatasaray per 7,5 milioni di euro. Acquistato per 18 milioni dal Real Madrid, Sneijder aveva un valore a bilancio (al momento della cessione in Turchia) di 6,808 milioni di euro. Anche il suo addio, quindi, ha generato una plusvalenza seppur minima di 691.304 euro.
Ma questo è il passato. Il giocatore più a rischio cessione per il futuro è invece Alvaro Pereira, mai convincente dal momento del suo arrivo dal Porto.
Pereira è stato acquistato e messo a bilancio per 12,229 milioni di euro. A giugno 2013, dopo un primo periodo di ammortamento del suo stipendio, l'uruguaiano aveva un valore a bilancio di 9,571 milioni di euro.
A gennaio ci saranno altri sei mesi di ammortamento ma senza addentrarci in ulteriori calcoli è facile capire come l'Inter, per non generare una minusvalenza, debba cercare di ricavare almeno 9 milioni dalla cessione del terzino. Impresa tutt'altro che facile.
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