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Con molta probabilità sarà Denzel Dumfries il giocatore sacrificato sull'altare della sostenibilità. L'olandese ha molti estimatori in Premier, così si spiega il viaggio di Piero Ausilio a Londra. Come riporta Alfredo Pedullà, Noussair Mazraoui non è oggi un nome in cima alla lista dei dirigenti dell'Inter. "È vero - si legge sul sito del giornalista -, l’Inter lo aveva seguito e apprezzato durante la sua esperienza con l’Ajax, poi aveva preferito prendere Dumfries e il marocchino aveva proseguito la sua avventura in Olanda prima di andare al Bayern a parametro zero. L’Inter lo apprezza, ma ha smesso – almeno in questi mesi – di seguirlo con una certa attenzione".
"E c’è anche una motivazione chiara: la lieve infiammazione al pericardio, segnalata dal Bayern oltre un mese fa, terrà il laterale lontano dall’attività fino a data da destinarsi. Per la verità, l’Inter dallo scorso agosto ha un nome in cima alla lista se la prossima estate dovesse partire Dumfries: si tratta, e lo confermiamo, di Wifried Singo. Per i nerazzurri sarebbe il perfetto clone di Dumfries, tenendo conto che Singo ha il contratto in scadenza nel 2024 e che – in assenza di rinnovo- il Torino dovrà cederlo come ha fatto a gennaio con Lukic. Ci sono sirene inglesi per Singo, non discutiamo, ma c’è anche l’Inter. Tuttavia non è l’unico nome per i nerazzurri. Infatti, piace anche il profilo di Tajon Buchanan, classe 1999 del Club Brugge che ha preso parte al Mondiale in Qatar con il Canada".
(alfredopedulla.com)
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