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Perché la Figc non revocherà  lo scudetto all’Inter. Ecco il documento…

Tre pagine divise in quindici punti. Da questo documento si capisce perché il Consiglio Federale ha deciso di non decidere sulla revoca dello scudetto 2006, quello ‘confiscato’ alla Juventus dopo lo scoppio del caso Calciopoli e...

Eva A. Provenzano

Tre pagine divise in quindici punti. Da questo documento si capisce perché il Consiglio Federale ha deciso di non decidere sulla revoca dello scudetto 2006, quello 'confiscato' alla Juventus dopo lo scoppio del caso Calciopoli e consegnato d'ufficio all'Inter. 

Ci sono le motivazioni giuridiche e quelle politiche, una sintesi sul lavoro dei legali consultati della Figc e che hanno portato alla convinzione secondo la quale "Il Consiglio Federale della Figc è un organo politico, non un organo di giustizia". 

Ecco le considerazioni più importanti così come sono state sintetizzate sul sito del quotidiano nazionale 'La Repubblica": 

PRESCRIZIONE -  “La prescrizione è scattata il 30 giugno 2007 ; il rinvio a giudizio della magistratura ordinaria è arrivato successivamente,il 9 luglio 2007”.

LE NUOVE PROVE FORNITE DALLA DIFESA DI MOGGI - Le “telefonate Inter” sono state recuperate e portate all’attenzione del Tribunale di Napoli dai legali di Luciano Moggi (imputato)  che ne hanno chiesto l’acquisizione agli atti del processo; la Juventus non ha mai cercato quelle telefonate o chiesto di poter entrare in possesso di quelle trascrizioni”.

PALAZZI E I TEMPI DELLA GIUSTIZIA SPORTIVA -  “Il procuratore federale Palazzi ha  potuto acquisire e disporre delle trascrizioni delle “telefonate Inter” … solo a partire dal 21 aprile 2010,quando il tribunale di Napoli le ha validate e acquisite agli atti;  non avendo ovviamente (e giustamente) le intercettazioni telefoniche tra i suoi strumenti di indagine,  l’organo inquirente della FIGC poteva operare solo su trascrizioni e atti  messi a disposizione da Polizia giudiziaria e Pubblico ministero di Napoli”.

INCHIESTA FATTA IN BASE AGLI ARTICOLI DI GIORNALE -  “Su questo secondo filone di Calciopoli, Palazzi aveva già aperto l’inchiesta sportiva il 1° aprile 2010 in relazione ai primi articoli di giornale che però non sono ovviamente prove e non possono essere assunti come prove nemmeno in un giudizio sportivo”.

L'INTER E LE ALTRE - “Nella relazione finale di Palazzi non c’è solo l’Inter : vengono analizzate e  si conclude con l’archiviazione  per  prescrizione anche nei confronti di  altre 8 società ( Cagliari, Chievo, Palermo, Udinese, Vicenza, Empoli, Livorno, Reggina) e di tesserati 14 : Cellino, Luca Campedelli, Foschi, Spalletti, Gasparin, Governato, Corsi, Foti, Spinelli, Pairetto, Bergamo, Mazzei, Lanese).

LA PRESCRIZIONE E' UN DIRITTO - “La prescrizione è rinunciabile, ma allo stesso tempo è un diritto, sancito dall’ordinamento giudiziario, non solo sportivo”.

SCUDETTO ASSEGNATO AUTOMATICAMENTE - “L’assegnazione dello scudetto non è un atto amministrativo (che potrebbe in ipotesi essere soggetto a revoca per autotutela);  da sempre, scatta un automatismo come conseguenza e presa d’atto della classifica finale del campionato; in questo caso,per lo scorrimento della classifica dopo le penalizzazioni di Juventus e Milan; e infatti alla UEFA – anche ai fini dell’iscrizione delle squadre italiane alle Coppe europee – il commissario straordinario Guido Rossi inviò la classifica finale post sentenze di Calciopoli, con l’Inter al primo posto e la Juventus all’ultimo, quindi retrocessa in B”.

IL CONSIGLIO NON E' UN ORGANO DI GIUSTIZIA – “Il Consiglio federale è un organo politico non di giustizia; nei principi fondamentali del CONI e nei recenti pronunciamenti dell’Alta Corte presso il CONI si esclude il potere sanzionatorio a carico di organi politici, riservando questa competenza agli organi della Giustizia sportiva”.

FACCHETTI NON PUO' DIFENDERSI - “A proposito dei diritti della difesa e della impossibilità di riaprire un processo sportivo,non si può dimenticare che la relazione di Palazzi non è una sentenza, è un provvedimento  requirente , di un rappresentante dell’accusa, l’equivalente di  un pubblico ministero; e che nel caso in questione, è coinvolto anche un persona,Giacinto Facchetti, che non può difendersi perché purtroppo deceduta”.

ZERO CENSURA - “Non  avendo potere sanzionatorio,il Consiglio federale non può  intervenire  nemmeno con un provvedimento di censura : sarebbe in contraddizione con il suo ruolo e le sue attribuzioni di organo politico e non di giustizia”.

SCELGO DI NON SCEGLIERE - “Nessun atteggiamento pilatesco o di non decisione. Con la delibera del Consiglio federale di lunedì 18 la FIGC prende una decisione : decide di rispettare le norme vigenti”.

QUESTIONE DI FORMA - “Formale delibera di rigetto dell’esposto della Juventus : un provvedimento  dai contenuti e con motivazioni giuridiche per tutelare la Federazione in eventuali successivi giudizi extrasportivi”.

INTERCETTAZIONI SCELTE - “Sul piano delle valutazioni e delle posizioni politiche, non si può ovviamente non sottolineare l’estremo  disvalore dell’intera vicenda di Calciopoli,  ma  richiamare anche il disagio determinato dall’andamento  delle indagini della Polizia Giudiziaria: telefonate emerse solo in un secondo tempo (non trovate ? sottovalutate ? ritenute  irrilevanti ? ), in ogni caso portate alla luce solo dietro  ricerca e su impulso degli avvocati di un imputato,all’epoca dei fatti Direttore generale della Juventus (Moggi) e per quei fatti condannato in primo e secondo grado dalla Giustizia sportiva alla radiazione,insieme all’allora amministratore delegato della società (Giraudo)”.

LA PROPOSTA DELLA FIORENTINA - “Apprezzamento della FIGC per i contenuti dell’intervento di Della Valle (Fiorentina): chiudere  una pagina  non limpida del calcio italiano e favorire un clima di serenità, nell’interesse di tutti alla vigilia dei prossimi campionati”.