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Il tallone d'Achille. Ognuno ne ha uno e quello di Florentino Perez è tutto a tinte orange: Wesley Sneijder e Arjen Robben. Qualunque giornalista spagnolo si trovi ad intervistare il presidente delle merengues finisce col chiedergli come mai il Real Madrid si sia privato dei due migliori giocatori della stagione appena conclusa.
Una vera e propria persecuzione per Perez, che nell'ultima intervista ha mostrato un certo fastidio per il continuo riferimento ai due fuoriclasse olandesi: "Sneijder e Robben avranno sempre le simpatie e l'affetto del Real Madrid. Lo scorso anno abbiamo deciso che avremmo sostituito Robben con Cristiano Ronaldo. E al posto di Sneijder abbiamo preso Kakà. Non so se siano o meno migliori, ma a tutti sembravano i due giocatori più forti del mondo. E poi quando avevamo in squadra Sneijder e Robben ne abbiamo presi 4 dal Liverpool e 6 dal Barcellona".
Forse sarebbe il caso di ricordare a Perez che una squadra non si costruisce solo con punte e mezze punte dal nome altisonante. Ma l'evoluzione del caso Maicon (con Perez che si è di fatto rifiutato di spendere una cifra importante "solo" per un difensore) dimostra chiaramente che il presidente dei blancos ancora non ha imparato la lezione. Chissà se il solo Mou basterà...
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