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Dopo essere stato uno dei protagonisti della conquista della Champions nella scorsa stagione, Ivan Perisic sta vivendo un periodo difficile. Intervistato da Four Four Two, l'esterno croato ha parlato della cavalcata dello scorso anno, ma anche del suo futuro:
OLIMPICO - "L'Inter non si è qualificata per la Champions per 6-7 anni e per una club importante così è un tempo lunghissimo. Grazie a Dio, ce l'abbiamo fatta a riportare la Champions a Sano Siro. Sono molto felice di essere stato parte di questa storia, perché non è stata una passeggiata. La qualità del campionato italiano si alzata e rispetto agli ultimi anni e c'erano tante squadre forti. Non abbiamo ancora una squadra in grado di competere per lo scudetto, ma vogliamo lottare per un posto nelle prime 4 e per la Champions. Quella gara con la Lazio è stata molto stressante, perché ci giocavamo tutta la stagione in 90'. abbiamo dovuto rimontare due volte , ma poi abbiamo vinto. ed è stata un'emozione incredibile festeggiare all'Olimpico".
CHAMPIONS - "Sono contento di essere riuscito a giocare la Champions ancora dopo qualche stagione. Ci ho giocato per la prima volta col Dortmund, ma ero il dodicesimo, tredicesimo giocatore, quindi on ero impiegato in tutte le gare. Giocare regolarmente in questa competizione era una cosa che volevo da tanto tempo. siamo partiti bene nella fase a gironi, con sei punti nelle prime due partite con Tottenham e PSV. Ora dobbiamo finire il lavoro per vedere se possiamo rapportarci con i migliori club in Europa".
CROATI - "E' bello condividere lo spogliatoio dell'Inter con i compagni della Nazionale. E' sempre più semplice quando c'ì qualcuno che conosce la tua lingua. Io Vrsaljko e Brozovic siamo buoni amici anche fuori dal campo e questo aiuta la nostra vita a Milano. L'Inter ha preso un giocatore di alto livello come Vrsaljiko e sono sicuro che Sime ci aiuterà a raggiungere buoni risultati in questa stagione".
SPALLETTI - "Quando Spalletti arrivò, ero molto vicino a lasciare il club, ma mi ha mostrato una volontà incredibile nel volermi trattenere all'Inter e mi ha fatto capire di non volermi perdere. Mi ha incoraggiato e supportato e ho deciso di rimanere all'Inter per il momento. Ha fatto la differenza sui nostri risultati e ha riportato l'Inter nell'elite del calcio europeo".
UNITED - "E' vero che c'era un'offerta dello United sul tavolo ed ero vicino a lasciare l'Inter. Ma ho deciso di rimanere e, come ho detto, la perseveranza di Spalletti ha giocato un ruolo fondamentale. Nel calcio i piccoli dettagli sono elementi chiave in queste situazioni".
MOURINHO - "L'ammirazione di un manager come Mourinho è qualcosa di cui vado fiero. E' la conferma che il duro lavoro e delle buone prestazioni. Quando sei cercato da uno come Mourinho è difficile non pensare a un'offerta del genere. Sono felice che ha una buona opinione di me e questo mi motiva a lavorare duro e ad allenarmi duramente per raggiungere il meglio".
PREMIER - "Nel calcio mai dire mai. Fin dall'inizio della mia carriera, ho sempre avuto l'ambizione di giocare in più campionati possibili e ho ancora il desiderio di mettermi alla prova con altri campionati. Liga, Premier... Spero che i tifosi dell'Inter capiscano il mio punto di vista, sono un atleta e un professionista, mi piacciono le sfide e questo è quello che mi fa andare avanti. Cosa mi riservi il futuro, non lo so. Ora sono concentrato sull'Inter stiamo cercando di fare un altro step in avanti rispetto alla passata stagione".
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