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Pinamonti: “La maglia dell’Inter pesa di più da tifoso! L’attaccante modello…”

Sabine Bertagna

Andrea Pinamonti, classe ’99 e nonostante la giovane età giocatore della Primavera, è stato intervistato da Sportitalia. Un’intervista che parte dalla sua infanzia per arrivare fino agli obiettivi di oggi: “Il primo calcio al...

Andrea Pinamonti, classe '99 e nonostante la giovane età giocatore della Primavera, è stato intervistato da Sportitalia. Un'intervista che parte dalla sua infanzia per arrivare fino agli obiettivi di oggi: "Il primo calcio al pallone l'ho tirato a 5 anni. Mia mamma mi portava alla scuola calcio in Val di Non, anche se non potevo giocare. Ho iniziato con allenamenti senza campionati ufficiali. A 8 anni finalmente ho potuto giocare con una squadra nella categoria dilettanti. Mi ha visto l'Inter, e prima sono andato al Chievo. Ci mettevo un'ora e mezzo da casa. Ho fatto 5 anni bellissimi e ringrazio la società Chievo per questo. A 14 anni l'Inter è tornata e sono venuto a Milano. E' il terzo anno che sono qui. Il giorno della chiamata dell'Inter uno dei giorni più belli della mia vita, dato che sono interista fin da piccolo. Arrivare all'Inter è un punto importantissimo della mia carriera. Quando è arrivata la chiamata ho pensato a me stesso perché il mio desiderio è quello di fare il giocatore. La mia famiglia mi segue sempre, anche a Milano vengono a vedere le partite. Anche mia sorella che vive in Australia mi chiama sempre. Scuola? Frequento la terza ragioneria privata a Milano. Faccio tante assenze a causa gli impegni sportivi. Mi alzo alle 7 in convitto,con i mezzi vado a scuola, alle 12:30 vado a Interello a mangiare poi andiamo ad Appiano tutti i giorni ad allenarci. Dal lunedì al venerdì. Torno a casa in villa, poi devo studiare. Alla sera un po' di tv e riposo. Gli allenamenti sono divisi in varie fasi. I primi tre giorni sono i più faticosi per iniziare bene la settimana. Martedì abbiamo allenamento anche la mattina. Resistenza, forza per poi arrivare alla parte più tattica nell'ultima parte della settimana. Sabato è il giorno più importante della settimana perché c'è la partita di campionato. I sacrifici sono la cosa principale nel mondo dei calcio perché senza quelli è impossibile arrivare dove vuoi. Rifiutare le serate con gli amici fa parte dei sacrifici, speriamo vengano ripagati. Ho una fidanzata a Milano, sono 7 mesi che stiamo insieme. Matematica è la mia materia preferita. Il Colore preferito è il nerazzurro. Musica rap, anche se i miei compagni che vengono da altri paesi  mi fanno conoscere altra musica e mi piace anche quella. Piatto preferito? La pasta al pesto della mamma. Non sono mammone però stare lontano da casa ti fa venire ogni tanto nostalgia. Dei 10 gol il più bello contro l'Udinese, il primo nel campionato Primavera. Finora penso sia l'anno più bello perché sono arrivato a giocare con la Primavera. Siamo un grande gruppo, siamo migliorati tanto. Vedendo i risultati in classifica tutti se ne sono accorti. Siamo primi in classifica, gli allenamenti duri ci stanno ripagando. Il mio attaccante preferito? Icardi, anche se quest'anno è stato un po' criticato, come attaccante è uno dei miei preferiti. E' un ragazzo giovane, un attaccante modello. Nel passato Ronaldo, ricordarlo è sempre una grande cosa. Mi ispiro a Icardi per i movimenti da prima punta vera. Obiettivi? Quest'anno volevo arrivare a 10 reti e ci sono già arrivato. Adesso penso ai campionati con Allievi e Primavera, spero ce ne sia almeno uno da vincere. La prima squadra è il sogno di tutti. Mi alleno sempre per arrivare là."

"Essendo il più piccolo avevo paura di essere escluso invece mi hanno accolto bene e mi aiutano. Non ho una preferenza, mi trovo bene. Radu e Popa sono quelli che insieme fanno più ridere, Radu è attento all'abbigliamento. Con Carraro mi trovo bene, anche lui è appena arrivato in Primavera. Tra dieci anni? Non lo so. Adesso sono all'Inter, sono contento e penso all'Inter. Una partita dell'Inter del passato? La finale di Champions, fantastica. Bisogna vedere cosa intendono per attaccante moderno. Aiuto tanto la squadra, altri magari pensano solo alla finalizzazione. A me piace fare un metro in più. So che è una grossa responsabilità essere definito il futuro dell'Inter: farò il massimo per arrivarci. Con il lavoro e il sacrifico si possono raggiungere molti obiettivi. Il peso della maglia nerazzurra si sente, essendo tifoso ancora di più. Senti tutte le partite, anche le più banali. E' un grande onore vestire la maglia dell'Inter. Mio papà giocava a calcio, ma non mi ha spinto lui. Ho iniziato nel mio giardino, è stata una mia scelta. Il gol che vorrei fare più bello? Speriamo arrivi nelle finali, che sia con gli Allievi o con la Primavera. Che sia un gol importante per vincere un campionato. Vacanza più bella? L'anno scorso siamo andati con alcuni ragazzi degli allievi dell'Inter una settimana a Riccione. E' stata la più bella. Social? Mi piace condividere le mie foto sui social o con gli amici a casa che non vedo da tanto tempo. Mi piacciono tanti sport: tennis, nuoto. Il mio obiettivo principale resta il calcio. Quello che mi sta succedendo è una cosa fantastica. So che sarà dura, speriamo vada tutto bene. All'andata non ci sarò per la finale di Coppa Italia, al ritorno ci sarà. Speriamo vada tutto bene."

(Sportitalia)