Pioli: “Gabigol? Non penso al prezzo, avrà chance. Prepariamo mercato. Il casting fu…”

Stefano Pioli è stato ospite di Premium Sport. Il tecnico nerazzurro ha parlato di questo suo primo mese da allenatore dell'Inter e si è proiettato sull'immediato futuro. Fcinter1908.it ha raccolto le sue dichiarazioni: "Come va dopo un mese? Il bilancio è parziale, un mese non è sufficiente per tirare le somme. Stiamo lavorando, cercando di crescere. Dobbiamo trovare continuità per migliorare la classifica, che non è quella che vogliamo. Di positivo c'è molto, ho trovato grande disponibilità e organizzazione. Abbiamo tutto per lavorare bene, le difficoltà ci sono, è inevitabile. C'era qualche problema quando siamo arrivati ma col lavoro stiamo cercando di risolvere"

CASTING - "Era stato più pubblico degli altri colloqui ma è stato normalissimo. La società ti chiede informazioni su come alleni, su come curi la squadra. Un confronto aperto e positivo. Vogliamo lavorare con serietà e tirare fuori il massimo"

BANEGA E JOAO MARIO - "Ottimi giocatori, più portati per la fase offensiva. Dobbiamo crescere in fase difensiva, stiamo cercando gli equilibri"

BROZOVIC - "Quando un allenatore arriva nuovo ha la testa libera, senza condizionamenti. Ho avuto fiducia in tutti i giocatori. Brozovic mi sta dando risposte positive. Deve continuare così, è giovane e ha buone qualità. Può migliorare ancora tanto"

SOCIAL - "Non controllo io, questa è una parte che riguarda la società. I giocatori stanno attenti ad essere professionist ma la società ha figure che si occupano di queste cose"

CANDREVA - "Non c'è stata alcuna frattura ma non aveva gradito la scelta del capitano alla Lazio. E' risaputo. Antonio è un grande giocatore e un grande professionista, si sta mettendo a disposizione con grande positività. Tutte le situazioni pregresse sono passate, ora c'è solo l'Inter".

RUGANI - "Somigliavo a Rugani? Gli auguro di fare la carriera migliore. Io ho fatto una buona carriera, avrei potuto fare qualcosa in più senza infortuni. Credo che Rugani abbia un grande futuro, qualche somiglianza ci può essere. E' un difensore bravo e pulito, nonostante la stazza"

DIFESA A UOMO O ZONA - "Sugli angoli è mista, marcature fisse e alcuni seguono il primo palo. Nessun sistema ti dà garanzie assolute, stiamo insistendo sul sistema che già stavano utilizzando"

FAMIGLIA - "Il calcio l'ha sempre fatta da padrone. I miei fratelli hanno avuto meno fortuna ma hanno fatto buona carriera a livello dilettantistico. C'è la passione che c'ha sempre contraddistinto. Mia madre? Non le manda mai a dire, nel bene e nel male. E' molto apprezzata anche  per questo"

LA GRINTA - "Vivo con intensità e con vicinanza tutti i momenti in cui sto con i miei giocatori. Tutte le situazioni in cui posso stimolarli sto con loro, succede prima e durante la partita. Il riscaldamento con la squadra? Mi piace avere il polso della squadra e mi piace stare con loro, è questo il mio modo di vivere il lavoro. C'è anche mio figlio nello staff, che lavora con lo staff dell'Inter"

I TEMPI ALLA LAZIO - "Cantare l'inno? Era per dare senso di appartenenza. E' una cosa che un allenatore e una persona deve sentire. Mi era sembrata una cosa intelligente da fare con la squadra. Cantare Pazza Inter? le mie doti canore non sono eccelse, aspettiamo"

FELIPE ANDERSON - "Credo che sia la testimonianza che ci vuole pazienza quando uno arriva da un altro paese. Il primo anno fece molta fatica, era stato bocciato ma la società c'aveva puntato. E il secondo anno, anche grazie alla nostra fiducia, è esploso"

GABIGOL - "Credo che sia un ragazzo di talento, sta facendo degli sforzi per capire la nuova mentalità e il nuovo metodo di lavoro. Deve avere la pazienza giusta, avrà sicuramente spazio e potrà crescere con noi. E' forte e adatto alla Serie A? Quando faccio la formazione non penso al prezzo, ho il dovere di schierare la squadra più utile. Ha bisogno di tempo, si sta sforzando, si sta impegnando. Ha davanti tanti colleghi importanti, dovrà impegnarsi. E' giovane, ha talento e qualità e sarà sicuramente importante per l'Inter. Se viene agli allenamenti (domanda ironica ndr)? Viene e si impegna"

INVIDIA TRA ALLENATORI - "C'è sana competizione, siamo tutti ambiziosi. A tutti piace vincere. Allegri e Conte? Credo che non abbiano bisogno di essere invidiosi, stanno vincendo tanto entrambi"

LA LITE CON CONTE - "Dissi a Conte di portare rispetto durante Bologna-Juve? Abbiamo chiarito subito dopo. Con assoluto rispetto si può esultare"

DERBY - "C'era stato uno stadio gioioso. Per noi erano state emozioni forti, ho esultato perché era giusto esultare. Sono meno freddo di quanto si pensi. Non sento la temperatura durante le gare, un grado in più o in meno non sento la differenza"

JURIC-FERRI - "Credo avesse ragione Ferri, il calcio non è una scienza esatta. C'erano duelli sulle fasce, Lazovic è stato pericoloso nel primo tempo, Candreva su Laxalt ha fatto una buona partita. Diplomatici? Un conto è parlare davanti alle telecamere, un conto è parlare con i propri giocatori"

INTERVISTE - "Cerco di rispondere con obiettività, se poi non sono d'accordo lo dico onestamente. Poi le domande sono quelle lì, noi volevamo vincere col Genoa e abbiamo meritato di vincere. Poi è onesto dire se ci sono cose da migliorare"

PIOLI E PLATINI - "I palleggi con Platini? Facevo cadere ogni due tocchi il pallone e lui chiamò Trapattoni e disse 'mister voglio palleggiare, palleggio da solo' . E io palleggiai tutto l'anno con Trapattoni"

I TIFOSI - "Pensano troppo al passato e al futuro e mai al presente? I nostri tifosi sono ancora attratti dal nostro passato glorioso, rimpiangono i bei tempi. C'è la speranza di un futuro migliore, che non è speranza ma realtà. Ma questo futuro dobbiamo costruirlo da subito, giorno dopo giorno"

SASSUOLO - "E' una partita molto importante, dobbiamo dare continuità ai risultati. Le squadre davanti si scontrano tra di loro, dobbiamo recuperare punti e pedalare tanto. Dobbiamo vincere domenica. Ho ampie scelte da fare tatticamente"

MERCATO - "Con la società ci stiamo incontrando e stiamo facendo le valutazioni per migliorare la squadra"

LA LINGUA - "Parla meglio Zhang l'italiano che io il cinese"