Un Natale tinto di nerazzurro, con il sorriso di chi ha realizzato un sogno e sembra aver trascinato la sua squadra fuori dalle sabbie mobili di una crisi che sembrava senza fine. Stefano Pioli può godersi qualche giorno di vacanza prima di rituffarsi nel mondo Inter e riprendere a correre. La netta vittoria contro la Lazio ha ridato morale a tutto l'ambiente e il 2017 si aprirà con prospettive più rosee. Intervistato da Sky Sport, Pioli ha fatto un primo bilancio della sua esperienza in nerazzurro, ripercorrendo i momenti che lo hanno portato sulla panchina dell'Inter: "Arrivare ad allenare l'Inter non è una cosa da tutti, ma credo di esserci arrivato nel momento giusto della mia carriera. È vero che 10 anni fa allenavo già in A, ma è altrettanto vero che ho dovuto fare esperienza, ho dovuto fare conoscenza e alla chiamata dell'Inter mi sono sentito pronto e preparato. Questo è un grandissimo ambiente, con una grande storia e una grande società. Il momento è delicato e quindi sono dentro il lavoro per 24 ore al giorno. I casting? Sono uscito dal confronto con la società molto positivo perché ero stato chiaro sulle mie idee, i miei propositi, la mia conoscenza della squadra, le ambizioni. Ero soddisfatto di come era andato l'incontro. Poi è chiaro che fin quando non è arrivata la chiamata decisiva un po' d'ansia c'era. Poi è andato tutto per il meglio".
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Pioli racconta poi l'origine della sua fede interista: "È nata dalla mia famiglia, soprattutto da mio padre, che era tifosissimo della Grande Inter di Herrera, di Guanieri, Picchi e di tutti gli altri. Io da ragazzo la prima partita che ho visto è stato un Bologna-Inter, sono cresciuto con quei colori. Il lavoro mi ha portato da altre parti, ma la passione è sempre stata quella. Da calciatore ho sfiorato l'Inter più volte, i dirigenti del Parma mi dissero che il giorno dopo sarei stato nerazzurro, ma poi la Juventus fece un'offerta migliore e diventai bianconero. Ho però realizzato il mio sogno".
(Fonte: Sky Sport)
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