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Podolski, altri 90 min da spettatore. E quel “giocare, giocare” è musica per l’Inter

Alessandro De Felice

Novanta minuti in panchina contro il Qpr, novanta minuti in panchina contro il West Ham. Lukas Podolski voleva un segnale da Arsene Wenger, quel segnale è arrivato e non è certo stato quello sperato dal tedesco. Podolski non è neanche la...

Novanta minuti in panchina contro il Qpr, novanta minuti in panchina contro il West Ham. Lukas Podolski voleva un segnale da Arsene Wenger, quel segnale è arrivato e non è certo stato quello sperato dal tedesco. Podolski non è neanche la seconda scelta in casa Gunners, dal momento che con la squalifica di Giroud a prendere posto in attacco è stato Cazorla. Sul 2-1 Arsenal, al posto di Welbeck, è entrato il difensore Gibbs, al posto di Oxlade-Chamberlain è entrato Chambers.

Podolski, che ieri aveva dichiarato di voler solamente "giocare, giocare, giocare", ha chiesto un incontro a Wenger per chiarire la sua posizione e per chiedere, con ogni probabilità, di essere liberato per andare dove c'è più bisogno di lui. Una squadra pronta a prenderlo c'è già ed è l'Inter, che non aspetta altro che metterlo a disposizione di Roberto Mancini.

Tra 4 giorni c'è il Southampton per l'Arsenal e quella potrebbe davvero essere l'ultima partita in maglia Gunners per Podolski, stanco di fare il "benchwarmer" (lo scaldapanchina), termine che i tabloid inglesi usano per irridere Mario Balotelli.