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Lukas Podolski potrebbe essere la risposta dell'Inter ad Alessio Cerci e Manolo Gabbiadini, gli esterni d'attacco che hanno scelto Milan e Napoli per rinforzarsi e sopperire alle assenze di Keisuke Honda (temporanea) e Lorenzo Insigne (per quest'anno definitiva).
Podolski, che nell'Arsenal è chiuso da Giroud, Sanchez e Welbeck, gioca poco in Inghilterra, ha chiesto la cessione con sfoghi pubblici continui e molto chiari (ma sempre rispettosi di allenatore e club, emblematici della grandissima professionalità del giocatore) e piace a Mancini dai tempi del Galatasaray, come ammesso dallo stesso ex attaccante del Colonia.
Podolski, nell'Inter, agirebbe come attaccante esterno sulla corsia mancini, quella dove finora sono stati relegati a turno Kovacic, Icardi e persino Nagatomo e Dodò. L'attaccante polacco naturalizzato tedesco, classe 1985, è ancora relativamente giovane e ha una grande voglia di vincere, visti gli scarsi risultati ottenuti sotto la guida di Wenger negli ultimi anni.
Ha esperienza internazionale, è campione del Mondo e il suo palmares è comunque di tutto rispetto, con un campionato vinto col Bayern e l'Fa Cup alzata al cielo lo scorso anno con l'Arsenal.
Ma soprattutto Podolski segna. Segna tanto nonostante giochi poco. Dal 2011, non c'è stagione che il tedesco non abbia chiuso in doppia cifra:
2010-2011 (COLONIA): 14 gol stagionali
2011-2012 (COLONIA): 18 gol stagionali
2012-2013 (ARSENAL): 16 gol stagionali
2013-2014 (ARSENAL): 12 gol stagionali
E l'Inter spera di ripetere il colpaccio della Roma, che prese un Gervinho ormai deriso dai tifosi dei Gunners salvo poi trasformarlo in uno dei protagonisti del 2014 brillante dei giallorossi. La speranza è che un altro esubero di Wenger faccia le fortune di Mancini.
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