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Rischia di saltare a un passo dal traguardo lo scambio Politano-Spinazzola: nella giornata di ieri i due calciatori hanno sostenuto le visite mediche di rito con quelli che sarebbero dovuti diventare i loro nuovi club, ma la firma sui contratti non è ancora arrivata. Motivo? L'Inter non sarebbe pienamente convinta delle condizioni fisiche dell'esterno di difesa, con Marotta che avrebbe provato a rivedere i termini dell'accordo. Una decisione che, secondo La Gazzetta dello Sport, avrebbe mandato su tutte le furie la Roma:
"Grande tensione fra Milano e Roma e due oggetti del contendere: una sessione di test fisici per il difensore esterno della Roma, da sostenere ad Appiano, e la formula dell'affare. I due club avevano un accordo di massima, siglato dai d.s. Petrachi e Ausilio, per un'operazione a titolo definitivo, intorno ai 27 milioni. Ieri l'a.d. nerazzurro Marotta ha provato a cambiarlo, proponendo alla Roma un doppio prestito con diritto di riscatto, sempre sulle stesse cifre. Una soluzione temporanea che avrebbe rinviato a fine campionato la decisione definitiva, un cambio di prospettiva che il club giallorosso ha respinto con forza al mittente, convinta com'era di aver già chiuso un affare e di poter persino aggregare al gruppo Politano già oggi in Coppa Italia".
VISITE SUPPLEMENTARI - "Nel pomeriggio l'Inter fa sapere che la firma di Spinazzola, e quindi quella di Politano con la Roma, scaleranno di un giorno. La versione ufficiale è che non c'è stato tempo per completare l'iter dei testi fisici e che sarà necessario una sessione atletica ad Appiano Gentile.
Si tratta di una novità, un percorso diverso rispetto alla consuetudine che accompagna la prima giornata di tutti i nuovi acquisti. Arriva dopo che Spinazzola ha sostenuto le visite all'Humanitas e poi l'idoneità sportiva al Coni: di solito subito dopo si passa in sede per le firme. Non stavolta: l'Inter vuole dei “test di condizionamento” da svolgere oggi ad Appiano, quando saranno presente lo staff e anche il tecnico Antonio Conte".
AFFARE SALTATO? - "A Roma la pensano diversamente, vedono i test come un pretesto non solo per ritardare la chiusura, ma anche per ritornare all'attacco sul cambio della formula. Non ci stanno, e fanno capire che l'affare a queste condizioni sia da considerarsi “saltato”, per colpa del voltafaccia dell'Inter e per i suoi dissidi interni.
All'Inter smentiscono differenze di vedute in seno al club e considerano la trattativa ancora aperta, ma solo con la formula dello scambio di prestiti: l'esame della cartella clinica non consiglierebbe un acquisto in via definitiva. Il peso del suo cartellino sarebbe eccessivo visti i rischi sullo stato fisico del giocatore. Partendo da queste posizioni un accordo ora sembra complesso".
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