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Prima De Rossi, ora Pepe e poi Oriali: Suning le prova tutte per il sì di Conte!

Riccardo Fusato

Il fatto che l'Inter abbia deciso di prendere Pepe è l'ennesimo indizio che porta ad Antonio Conte

Il fatto che l'Inter abbia deciso di prendere Pepe (34 anni e 18 presenze col Real in una stagione costellata da infortuni) è l'ennesimo indizio che porta ad Antonio Conte, dato che il portoghese - svincolato - era stato indicato dall'allenatore pure tra i rinforzi necessari per sostituire Terry mantenendo intatta la "quota" di leadership all'interno dello spogliatoio del Chelsea. A questo vanno aggiunti l'ingaggio di Oriali (che incontrerà Steven Zhang e Sabatini dopo il loro arrivo in Italia, ultimo passo prima del sì), la proposta avanzata a Daniele De Rossi, il contatto col Genoa per Stellini e il proposito di trattare Nainggolan e Rudiger dalla Roma. Tanti indizi - c'è pure l'arrivo di Sabatini, altro dirigente che "l'Antonio" voleva al Chelsea - compongono un puzzle che rappresenta bene la strategia studiata da Suning per convincere l'allenatore fresco vincitore della Premier. L'imminente finale di FA Cup con l'Arsenal (appuntamento a Wembley sabato 27), ha congelato ogni discorso sul futuro, ma la partita resta apertissima e si gioca su più fronti. A Conte non basta il rinnovo con tanto di adeguamento di stipendio all'insù: vuole incidere sul mercato dove si aspetta una semi-rifondazione (un'estate fa gli era stato concesso il solo Kanté dei giocatori in lista), ha chiesto un ampliamento dello staff (da tre a sei elementi) e un ds all'italiana che possa essere suo interlocutore per il mercato nonché di avere un rapporto diretto con Abramovich (quest'ultima richiesta rimarrà inevasa: non c'è riuscito neppure Mourinho. Quasi superfluo sottolineare come la proposta dell'Inter, in tal senso, risolverebbe alla radice i problemi famigliari

(Tuttosport)