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Il futuro di Rafinha rimane ancora avvolto nel mistero: il centrocampista brasiliano, rientrato a Barcellona dopo il mancato riscatto da parte dell'Inter, non ha fatto mistero di voler cambiare aria per trovare spazio e giocare con continuità, e diverse squadre nel corso del mercato si sono messe sulle sue tracce. Il giocatore negli ultimi giorni è dato molto vicino al Betis Siviglia, ma la trattativa non è ancora stata definita. Il motivo? Sempre lo stesso: la formula del trasferimento. Il Barcellona, come ricorda il quotidiano catalano Sport, non considera Rafinha incedibile ed è disposto a lasciarlo partire, purchè la cessione avvenga a titolo definitivo (o in prestito ma con obbligo di riscatto). Niente più casi Inter, insomma:i blaugrana sono disposti a ridurre le proprie pretese e si accontenterebbero di 20 milioni di euro (quasi la metà rispetto ai 35 più bonus pattuiti a gennaio con i nerazzurri), a patto che ci sia la certezza dell'addio definitivo del brasiliano, in scadenza nel giugno 2020. Il Betis, da par suo, offre 1,5 milioni di euro per il prestito oneroso, e accetterebbe un obbligo di riscatto solamente se vincolato al raggiungimento di determinate situazioni.
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