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Mino Raiola ha commentato, al Corriere dello Sport, la trattativa che ha portato Mario Balotelli al Manchester City, una trattativa tutt'altro che semplice: "La trattativa non è stata facile, un po’ come il passaggio di Nedved dalla Lazio alla Juve, ma ce l’abbiamo fatta. Mario voleva fortemente andare in Inghilterra, altrimenti mi sarei opposto al trasferimento anche perché c’erano anche altre 4-5 formazioni che lo volevano. Di sicuro a Moratti non ha fatto piacere cederlo“.
Raiola, poi, conferma indirettamente l'inserimento dell'ormai famosa "clausola anti-Milan", per la quale l'Inter potrà ricomprare Balotelli pareggiando l'offerta più alta pervenuta al City dall'Italia: “Di contratti e di clausole non parlo. Evidentemente però questa clausola dimostra che l’Inter vuole lasciarsi aperta una porta se Mario dovesse esplodere. Quando ho capito che la storia con l’Inter era finita? Dopo che Materazzi lo ha picchiato al termine della gara con il Barcellona. Mario lo ha perdonato, io no. E le parole di Cordoba in precampionato non hanno aiutato. L’Inter doveva proteggerlo: quando si ha un talento così bisognerebbe aiutarlo, anche perché non ha il carattere forte di Ibra e per giunta ha 20 anni”.
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