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Alla vigilia di Inter-Genoa, Claudio Ranieri ha rilasciato un'intervista alla Rai, che domani trasmetterà il match alle ore 21 su RaiDue.
Dopo il derby, domani la Tim Cup: quanto può incidere sulle prossime gare la vittoria ottenuta domenica sera contro il Milan?"Lo vedremo nelle prossime partite quanto ha inciso sul morale e sull'autostima dei giocatori".
Intanto c'è un dato indicativo, quello del possesso palla: 67% Milan, 33% Inter. Come nella finale di Uefa Champions League di Madrid 67% era stato il possesso palla del Bayern Monaco e 33% quello dell'Inter. Significa che questa è una squadra che sa gestire le situazioni?"Mi fa piacere che siamo diventati tutti spagnoli... (sorride, ndr). Dico solo che preferisco tenermi il 33% e vincere la partita".
Come si risponde alla critiche ricevute per questo tipo di gioco?"Rispondo dicendo due cose: 1) Io vedo tante gare e non mi sembra di aver trovato tante squadre che giocano questo calcio stratosferico. Ce ne sarà qualcuno, sicuramente il Pescara di Zeman. 2) Io credo che i nostri tifosi si divertano e se riusciamo a fare 20 di queste partite, forse vinciamo qualcosa".
Direbbe quindi che è stata una grande partita da parte dell'Inter?"Non lo so, non dipende da me dire se è stata una grande o una piccola partita. Io dico che abbiamo giocato contro una grande squadra e che siamo stati bravi a farla giocare come volevamo noi".
Quanto conta per l'Inter la Tim Cup?"Conta tantissimo. L'Inter l'ha vinta l'anno scorso e l'anno ancora prima, ci teniamo. Arriva il Genoa e sarà di sicuro una bella partita. Mi auguro che i nostri tifosi - anche se fa freddo, lo so - ci vengano a sostenere. Questo è il desiderio mio e dei ragazzi, riportare tanta gente allo stadio".
Se l'Inter gioca in un certo modo, è ancora al squadra più forte del campionato?"Non lo so, io sono abituato a dare a Cesare quel che è di Cesare, abbiamo delle squadre davanti a noi, quindi stanno facendo meglio loro".
Finito il 'tormentone Tevez' si parla ora di due giocatori brasiliani. L'Inter deve davvero tornare sul mercato?"Non lo so, l'importante è però parlarne, così c'è qualcosa da dire... (sorride, ndr). Noi non ne parliamo, fa parte del gioco".
E se le chiedono di Thiago Motta e di Zarate, che cosa risponde?"Che non parlo mai di mercato".
Di Ranieri si parla come del 'normal one', eppure quello che sta facendo con l'Inter non è normale ma miracoloso."Io alleno dal 1986. Se ora sono il tecnico di uno dei club più prestigiosi al mondo qualcosa devo aver fatto... Nessuno mi ha mai aiutato, quindi qualcosa di positivo devo aver fatto da qualche parte".
Dove arriverà quest'Inter?"Noi viviamo alla giornata, anche perché siamo partiti in ritardo. Ma vogliamo fare bene, questo è sicuro".
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