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Ranieri: “Mercato? In mezzo. E aspetto Forlan. Alvarez campione. Balo e Zarate…”

Daniele Mari

Claudio Ranieri ha concesso una lunga intervista al Corriere dello Sport, nella quale ha toccato tutti i temi del presente e del futuro nerazzurro: CAPITOLO SCUDETTO: “Il campionato è strano e può succedere di tutto. Come mentalità sono...

Claudio Ranieri ha concesso una lunga intervista al Corriere dello Sport, nella quale ha toccato tutti i temi del presente e del futuro nerazzurro:

CAPITOLO SCUDETTO: "Il campionato è strano e può succedere di tutto. Come mentalità sono uno positivo e non dò mai niente per scontato. Ora la classifica fa dire che l’Inter è tagliata fuori. Io però sono uno che lotta, che dà il massimo. Non mi arrendo e non sono così convinto che siamo tagliati fuori. Non sono uno che illude però non voglio neppure essere pessimista. Se facciamo 3-4 risultati utili di fila, in campionato può succedere tutto. La squadra ha ancora molto da dare. Analogie con la Roma? E’ la stessa situazione ovvero quella di una squadra che si diceva dopo Spalletti avesse dato tutto, invece quella squadra ha dato altre soddisfazioni ai tifosi giallorossi. Accadrà anche stavolta. Una squadra irraggiungibile? Adesso sembrano irraggiungibili tutte. Il Napoli spinge anche se la Champions gli sta facendo spendere energie. La formazione azzurra è un bel biglietto da visita del calcio italiano all’esterno. Il Milan con 5 vittorie è tornato spumeggiante. L’ Udinese sta lassù. La Lazio già lo scorso anno aveva fatto un buon campionato e ora ha Cissé e Klose. Tante sono lassù, ma noi dobbiamo essere positivi». 

CAPITOLO BUONA SORTE: «In campionato stiamo avendo vicissitudini, da infortuni a errori arbitrali (anche se non voglio dirlo...). Quando le cose vanno bene, tanti particolari ti vanno nel verso giusto, pensate al vulcano (che costrinse il Barca a venire a Milano in pullman). Ora invece ci sono episodi che ci vanno contro. Quando sono arrivato, alcuni giocatori sono stati infortunati. No dò colpe a Gasperini perché i giocatori non sono al top. Gasperini ha dovuto giocare la Supercoppa italiana e inevitabilmente la squadra non è al 100%. Ho ereditato questa situazione e piano piano ne stiamo venendo fuori. Se continua così sarà un’annata no, ma prima di metterci il timbro sopra voglio lavorare. Sono fiducioso».

CAPITOLO EUROPA: "Tra Mou e Guardiola? Se io fossi un presidente sceglierei Mou, ma faticherei a rinunciare a Pep. Il Barça? E’ inimitabile e stanno lavorando bene. In Europa ci sono squadre che sono lassù, in alto... L’Inter ha vinto tutto quando era al massimo e aveva Eto’o. Intanto riportiamo tutti al 100% e poi sopperiamo all’assenza di Eto’o. Le squadre da battere sono il Barcellona, il Real, il Bayern Monaco, il Chelsea... Ci sono molti leoni intorno a quell’osso. Finale contro il Real? Mandatemi in finale e poi sceglietelo voi l’avversario. Io firmo per andare in finale».

SNEIJDER E LA DIFFERENZA TRA I TITOLARI E LE RISERVE: «Sì, c’è differenza. I giovani devono fare esperienza. Se non si investe nei giovani però non si va da nessuna parte. In Italia essere giovani non è facile, altrove è più semplice. Quando Sneijder dice così, ha ragione. Noi abbiamo giovani validi, ma vanno inseriti gradatamente in una squadra che gira a mille come il Milan, figuratevi nell’Inter attuale che ha delle difficoltà. Alvarez? Che è un campione, ma deve cambiare il chip. Ha i numeri per sfondare, ha fantasia e sa saltare l’uomo. Se si rende conto che la porta avversaria è da una parte...".

CAPITOLO MERCATO: "Rinforzi? Io credo molto in Forlan. E’ venuto all'Inter ed era stanco. L’infortunio gli è stato utile per rigenerarsi e farà bene come ha fatto in Spagna e in Inghilterra. Se c’è da mettere mano al portafoglio Moratti non si tirerà indietro pur rispettando il fair play finanziario. Qualcosa in attacco? In attacco abbiamo tanti giocatori. In mezzo al campo forse manca qualcosina. Centrocampisti spremuti? I chilometri deve essere l’allenatore a limitarli. Aspetto che tutta la squadra sia al 100%. Magari per farli correre in meno, si può mettere un centrocampista in più, utilizzare un 4-2-3-1 per occupare bene il campo. I tre centrocampisti corrono come matti quando si cambia il gioco se si usa il rombo e tutti non danno una mano».

CAPITOLO ZARATE: "E’ una seconda punta più che un attaccante esterno. Non è pronto per fare l’esterno, anche se quando lo lasci libero va lì. Se invece gli chiedi di fare l’esterno, lo ingabbi. Sta facendo dei passi da gigante. Il nucleo argentino gli vuole bene perché è un bravissimo ragazzo. Gli argentini lo curano e lui ha bisogno di essere attivato. Come talento è notevole: fa dei colpi e dei gol in allenamento da applausi. Da riscattare? Se dico sì, Lotito si frega le mani... Quindi dico di no (ridendo ndr).

CAPITOLO MOURINHO VS GUARDIOLA: "Chi prenderei? Avrei l’imbarazzo della scelta, prenderei Mourinho, ma faticherei a rinunciare a Guardiola. Josè ha vinto in Portogallo, in Inghilterra, in Italia e vincerà anche in Spagna. Guardiola lo stimo, è bravissimo, è mio amico, e se un presidente lo prende, deve dargli tempo di esprimere il suo calcio. Chi lo ingaggia, non deve pensare di prendere tutto il Barcellona perchè quel gioco non è esportabile».

CAPITOLO BALOTELLI: Lo prenderei a braccia aperte. E’ un talento stupendo. Non ho parlato con lo spogliatoio per capire se c’è dell’avversione nei suoi confronti.  Se si può gestire? Perché no? Sta a lui capire quanto gli conviene fare il ribelle. Balotelli può diventare uno dei più grandi giocatori al mondo, ma sta a lui».

CAPITOLO MILITO E CHIVU: "Se lo avessi tolto col Lille lo avrei “ammazzato”. Un allenatore può togliere un giocatore se si è demoralizzato al 100% e fa un danno alla squadra. Se lo avessi tolto, avrei tolto... me stesso. E’ stato egoista quando ha tirato e non ha passato la palla a Stankovic. Gliel’ho detto, ma poi ha segnato. Chivu? E' più terzino sinistro che centrale".