copertina

Ranieri: “Non parlate di svolta. Ho scelto Muntari e non Poli perché…”

Eva A. Provenzano

Tre punti che servivano come il pane. L’Inter se li è procurati contro la Fiorentina e riprende la sua corsa verso la rimonta. Dopo due sconfitte in casa la squadra nerazzurra si dà una mossa e vince due a zero riportando Pazzini al gol. E...

Tre punti che servivano come il pane. L'Inter se li è procurati contro la Fiorentina e riprende la sua corsa verso la rimonta. Dopo due sconfitte in casa la squadra nerazzurra si dà una mossa e vince due a zero riportando Pazzini al gol. E c'è da sottolineare anche una buona prestazione della difesa. Tre belle notizie insomma. Claudio Ranieri, ai microfoni di Sky, commenta la vittoria con queste parole: 

"Serata della svolta? Questa parola l'abbiamo consumata. Prova di orgoglio e carattere. Questa squadra cade e si rialza, i tifosi sono stati magnifici perché l'hanno sostenuti soprattutto nei primi momenti. Non arrivano ancora tanti cross, ma sono contento della prestazione. Maicon? E' uno della vecchia guardia e quella fascia la fa mille volte. Gli ho chiesto di non spingere più di tanto perché deve prendere la condizione. Tutti hanno fatto una buona prova. Faraoni? Adesso non so se è più titolare degli altri. Sta facendo bene e si integra con i suoi compagni, non si arrende, allunga la squadra, ricopre, allunga, sta facendo molto bene. Pazzini? Volevo sostituirlo perché aveva fatto gol. Per loro la rete è un pane quotidiano. Ho sostituito Milito perché si è fatto male. E' importante il gol, quando non arriva ne hai bisogno come l'aria che respiri, ma anche non prenderne è importante. Poli al posto di Muntari? Penso di Poli solo cose posititve e credo sia pronto per il debutto, lo ha dimostrato in allenamento. Mi serviva Muntari per il piede sinistro. Non avendo sempre gli stessi uomini le cose sono difficili, però non mi arrendo io, non si arrende la squadra e i ragazzi vogliono dimostrarlo, li si vede combattere, anche Milito nonostante la botta non si è fermato. Il pubblico di San Siro ha apprezzato. Se mi lasciate andare vado a vedere il Clasico. E non mi parlate più della partita della svolta, si vive giorno per giorno".