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L'ipotesi è stata rilanciata questa mattina da La Gazzetta dello Sport: prendendo sempre più confidenza con la rosa a sua disposizione, Claudio Ranieri potrebbe decidere di virare progressivamente dal solido 4-4-2 al più spregiudicato (ma anche molto più dispendioso dal punto di vista delle energie) 4-2-3-1.
La rosa nerazzurra sembra effettivamente più predisposta per questo schema, vista la quantità di fantasisti, mezz'ale e prime punte in rosa. Zarate, Alvarez, Coutinho, Sneijder, all'occorrenza lo stesso Diego Forlan sembrano più adatti allo schema adottato dall'Inter nell'anno del triplete piuttosto che al lineare 4-4-2. Milito, Pazzini e Castaignos sono invece prime punte classiche (se lo ricordino i critici del giovane olandese, quasi sempre schierato per necessità fuori ruolo) che potrebbero beneficiare di una squadra che gioca "per loro".
Ma, in relazione a questo particolare schema di gioco, tornano alla mente le parole di Gian Piero Gasperini, che subito dopo la disfatta di Novara parlò di un'Inter "non in grado fisicamente di reggere uno schema spregiudicato".
"In questo momento la squadra ha bisogno di copertura, e magari di un centrocampista in più e di un attaccante in meno", disse Gasp.
Con Zanetti e Cambiasso encomiabili ma non eterni e non Motta che non fa del ritmo la sua arma migliore, è evidente che per poter "tornare" allo schema con cui l'Inter ha fatto la storia c'è bisogno degli innesti giusti. Mastini, di qualità ma anche di grandissima resistenza.
Uno su tutti: Juraj Kucka. Il "carro armato" slovacco (ci sarà un motivo se lo chiamano così) è dotato di fiato straordinario e di grande prestanza fisica, abbinati ad una tecnica non certo disprezzabile. Il 24enne di Bojinice può giocare tranquillamente sia con a fianco un altro mediano (Zanetti, Cambiasso), sia con un giocatore più di manovra (Poli, Motta), garantendo la giusta copertura.
E in avanti? In avanti c'è l'imbarazzo della scelta. Alvarez, da mezz'ala qual è, potrebbe davvero esplodere con lo schema "targato Mou" e anche Forlan (che ormai è quasi più abituato a fare il trequartista che la punta pura, un fattore che non va tralasciato) potrebbe ripetere in nerazzurro le gesta già viste in quella posizione (terzo di sinistra nei tre fantastisti dietro la punta) con l'Uruguay.
Per non parlare di Lucas. Il brasiliano (e qui la confusione nella descrizione del giocatore è davvero tanta) NON è un trequartista, non è l'alter ego di Sneijder tanto per capirci. Lucas è una punta esterna, eventualmente un'ala molto offensiva, un giocatore che potrebbe essere letale (per esempio) in coppia con Maicon sulla fascia destra.
Se veramente Ranieri sta pensando di tornare all'antico, con il modulo del 2010, i giocatori per attuarlo ci sono: alcuni sono già in rosa, altri sono sul mercato e già nel mirino dell'Inter. Bisogna "solo" andarli a prendere...
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