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Sono finite le amichevoli e da oggi si lavora in vista dei primi impegni ufficiali della stagione, a partire dalla partita con lo Stjarnan che si gioca il venti agosto in Islanda. A InterChannel, Andrea Ranocchia ha fatto il punto sulla preparazione estiva e non solo. Ecco cosa ha detto il capitano nerazzurro:
"E' andata bene, abbiamo chiuso la prima parte dell'anno, della stagione, abbiamo lavorato bene e ho visto positività sinceramente nel gruppo, nell'ambiente, nello staff degli allenatori. E' stata una prima parte dell'anno impegnativa, abbiamo viaggiato tanto, abbiamo affrontato squadre forti e che con la preparazione - specie nelle due ultime gare - erano più avanti di noi però siamo migliorati da quanto siamo partiti, abbiamo lavorato bene con il mister e ora inizia la parte vera".
- Dal caldo della Grecia al freddo dell'Islanda contro una squadra che sicuramente ha meno tecnica ma è più brillante. Che attenzione serve?
Attenzione ne serve tanta. Queste sono le partite più difficili, faremo un viaggio lungo, impegnativo. Però ci stiamo preparando bene e non dobbiamo sottovalutare il nostro avversario. Sarebbe l'errore più grande. Dobbiamo andare li e fare la nostra partita e fare tutto quello che abbiamo provato e preparato in allenamento in questo mese.
- Dopo l'EL ci sarà anche l'inizio del campionato e l'esordio sarà contro il Torino che ha cominciato prima. Quanto sarà importante comincare con il piede giusto anche in campionato?
Quest'anno tutte le gare saranno importanti che siano amichevoli, di Campionato, Coppa Italia o EL. Puntiamo ad arrivare in fondo a tutte e tre le competizioni, sappiamo che il Toro è una buona squadra, ma ci penseremo dopo questa prima partita di EL. Ora la testa va a quello, assolutamente.
- Tante squadre si sono rafforzate in questa estate. Con tutte queste rivali sulla carta come si interpreta la stagione?
Noi dobbiamo pensare a noi stessi, solo così possiamo arrivare fino in fondo a tutte le competizioni, possiamo lavorare sui concetti che ci dà il mister dobbiamo lavorare e migliorare tutti da un punto di vista personale, motivazionale e dobbiamo pensare più a noi che agli altri perché se facciamo così possiamo, secondo me, toglierci delle grandi soddisfazioni.
- Gruppo affiatato che ha dato tutto nelle amichevoli e nel lavoro: questo può fare la differenza quest'anno?
E' una cosa che si vede, che balza all'occhio. Ci sono anche riscontri esterni: il nostro gruppo è partito forte e carico. Sono andati via i ragazzi che hanno vinto tutto e ci hanno insegnato molto, anche a me, soprattutto a me personalmente. Ora tutti vogliono dimostrare di poter indossare questa maglia a lungo. Sono tutti ragazzi che hanno vinto poco e che vogliono togliersi delle soddisfazioni, vincere, a partire da me perché dobbiamo tutti insieme riportare l'Inter dove si merita di stare.
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