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Il difensore dell'Inter, Andrea Ranocchia, ha partecipato all'incontro “Non fare autogol", presso l'aula magna del liceo Cesare Beccaria di Milano, una serie di incontri organizzata di oncologi e calciatori per sensibilizzare le persone a seguire uno stile di vita sano per prevenire le neoplasie. Ranocchia ha parlato anche di attualità calcistica: «Quest'anno siamo partiti fortissimo ma la stagione è lunga. Ci saranno problemi e altri momenti in cui faremo ancora meglio di adesso. Dobbiamo mantenere la concentrazione. Siamo lassù e pertanto un po' avvantaggiati rispetto alle altre. Cosa si prova a fare gol? È una bella sensazione, così come è bello giocare in Serie A, in Serie B, in tutte le categorie. Io avrei continuato anche se avessi militato in Eccellenza e in Promozione. L'emozione che ti dà scendere in campo e soprattutto farlo a San Siro non me la può dare nessuna altra cosa al mondo».
DA GRANDE - "Che cosa farò a fine carriera? Sto già lavorando a diversi progetti. Sto aprendo una scuola calcio ad Assisi, la mia città, un po' diversa dalle altre, con il doposcuola e gli allenamenti. Sono nel pieno della mia progettazione. Aprirò la scuola calcio per ragazzi disabili, per quelli normodotati, per le ragazze. Al momento, non intendo rimanere nel calcio che conta ma mi interessa il calcio giovanile, perché i ragazzi hanno bisogno di essere indirizzati", ha sottolineato Ranocchia.
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